Quotidiana sopravvivenza lunga trentacinque anni tra zecche “mordaci” & eternit “bevuto”

FIRENZE – Quotidiana sopravvivenza lunga trentacinque anni tra zecche “mordaci” & eternit “bevuto”. Imbarazzante, la definizione più giusta di questa situazione, denunciata, da anni, alla proprietà, oltre che denunciata negli ultimi mesi (a mezzo stampa) a livello locale e su scala nazionale. Esito ?: silenzio assoluto, omertà, censura.

Pochissime le testate giornalistiche che non hanno “ignorato” la situazione, tutte le altre si sono guardate bene dal pubblicare. Indifferenza nonostante la pubblicazione a stampa degli uffici preposti alla tutela della salute.  Niente, meno di niente. Ma alcune denuncie non devono essere, una volta rese pubbliche, essere aperte con fascicoli d’ufficio ?. Mistero. Bla, bla anche da un giudice interpellato in forma privata.

Ma veniamo ai fatti: invasione di piccioni sopra un palazzo di Via Provinciale a San Piero a Sieve (in provincia di Firenze), i residenti richiedono un intervento serio e risolutivo. Come più volte segnalato, senza riscontro alcuno, negli anni a tutte le autorità competenti e visto che (dopo l’esucuzione parziale del restauro effettuato – senza apporre appositi dissuasori o quant’altro, più volte richiesti), negli ultimi giorni i piccioni stanno invadendo sempre più numerosi il condominio sampierino. I residenti che da anni convivono con questo problema, negli ultimi tempi hanno ulteriormente subito l’aumento degli effetti negativi con l’aumento esponenziale degli stessi: sporcizia e guano sulle terrazze e sui panni tesi, è diventato impossibile parcheggiare in prossimità del palazzo, covate in prossimità degli scarichi delle caldaie. Una situazione insopportabile, richiedono alle autorità preposte di attivarsi per risolvere il problema, in quanto i piccioni rappresentano un serio rischio per l’igiene di chi vive in questo palazzo. Secondo le informazioni mediche raccolte: Sporca, imbratta, rovina ed è rumoroso. È il piccione, la specie più comune di volatili molesti che si insedia nelle aree urbane, nei centri storici e rovina manufatti pubblici e privati. Il piccione è portatore di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l’uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrementi. Citiamo solo alcune tra le più comuni e pericolose: Salmonellosi, Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Aspergillosi, Candidosi, Clamidosi, Coccidiosi, Encefalite, Tubercolosi. Gli agenti patogeni di queste malattie vengono trovati negli escrementi dei piccioni. Non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria, ed innescando i processi infettivi. Associata alle colonie di volatili, c’è sempre la presenza dei loro ectoparassiti, in particolare pulci, cimici, zecche (zecca molle del piccione – argas reflexus -) ed acari, che spesso causano forti infestazioni all’interno di edifici ove sono posti i nidi, soprattutto all’interno dei sottotetti. Solai lordati dai loro escrementi, guano e carcasse contaminano pericolosamente l’ambiente. Questa è una fonte di seri problemi igienico-sanitari, essendo questi insetti a loro volta vettori di gravi malattie infettive ed anche potenziali parassiti dell’uomo. Il piccione è un temibile infestante, ecco perché è importante eseguire i necessari interventi di pulizia, disinfestazione e disinfezione per la corretta bonifica degli ambienti ed approntare efficaci interventi di allontanamento dei piccioni. “Chiediamo con forza – ribadisce un condomino – che le autorità preposte di attivarsi per limitare la presenza dei piccioni, che diventano ogni giorno più infestanti e fastidiosi con un intervento serio e risolutivo”. Prosegue il condomino intervistato: “Ci riserviamo accurati accertamenti sanitari per capire se la problematica sanitaria degli “indesiderati” ha in qualche modo invalidato il nostro organismo e nei malaugurati casi di contaminazione attiveremo le necessarie procedure legali”.

Ma non solo: “Eau à l’amiante” in un palazzo pubblico in via Provinciale a San Piero a Sieve. Dal 1975 acqua calda all’amianto (?) per i residenti che richiedono intervento serio e risolutivo. Come più volte segnalato, senza riscontro alcuno, negli anni a tutte le autorità competenti e visto che (dopo l’esucuzione parziale del restauro effettuato – senza sostituire il contenitore di ricircolo dell’acqua calda, più volte richiesto), meno male che circa dieci anni orsono anche quello dell’acqua potabile in eternit è stato cambiato, ma ciò non toglie che per circa vent’anni è stata utilizzata e bevuta. I residenti non sanno più a chi rivolgersi per porre fine al problema. L’amianto è nocivo per la salute dell’uomo per la capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e/ ingeribili. E l’esposizione a tali fibre è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell’apparato respiratorio. I più pericolosi sono i materiali friabili i quali si possono ridurre in polvere con la semplice azione manuale e, a causa della scarsa coesione interna, possono liberare fibre spontaneamente (soprattutto se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni d’acqua, figuriamoci con l’usura causata dalla stessa) o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione. L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se segato, abraso o deteriorato). L’esposizione alle fibre di amianto è associata a malattie dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Esse si manifestano dopo molti anni dall’esposizione: da 10 – 15 per l’asbestosi ad anche 20 – 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma. “Chiediamo con forza – ribadisce un condomino – che le autorità preposte di attivarsi per risolvere il problema con un intervento serio e risolutivo o quanto meno rassicurare gli inquilini sulla non contaminazione”. Prosegue il condomino intervistato: “Ci riserviamo accurati accertamenti sanitari per capire se la problematica sanitaria ha in qualche modo invalidato il nostro organismo e nei malaugurati casi di contaminazione attiveremo le necessarie procedure legali”.
Diamo una mano a queste persone che da anni vivono in questa difficoltà nell’indifferenza di tutti, la maggior parte di essi anziani, molti invalidi e molti sono morti …. di tumore.

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