Siamo solo noi. Storia di un miracolato vittima del lavoro

Intervista ad Alessandro Cavazzoni

REGGIO EMILIA – Abbiamo incontrato Alessandro Cavazzoni, per gli amici ‘Puccio’, nato Correggio il 4 giugno del 1973 in provincia di Reggio Emilia, dove vive tutt’ora.


Si definisce un ragazzo normale nato in campagna, con tutti i vantaggi e svantaggi del caso. Figlio di agricoltori che hanno una piccola azienda a conduzione familiare.

Dal 1997  lavora come “operaio extra specializzato elettricista” e fa una vita normalissima, fino al fatidico 3 ottobre del 2005 quando è vittima di un grave incidente: il suo corpo viene attraversato da una scarica elettrica di 15.000 volt, tanto quanto basta per uccidere un uomo all’istante, considerando che il voltaggio dalla sedia elettrica si aggira sui 10.000 volt” – come spiega Alessandro: “Dato che le probabilità  di sopravvivenza ad un incidente di questa entità sono pari al 2%, posso tranquillamente dire di essere un miracolato”.
Durante la sua lunga convalescenza Alessandro si è dedicato alla stesura di un libro dal titolo  “Siamo solo noi – storia di un’amicizia”, edito da SBC edizioni di Ravenna, che ha come tematiche gli infortuni sul lavoro.

“Per questo motivo – precisa Alessandro –  mi sento realmente molto vicino alle famiglie, che purtroppo, hanno perso i propri cari in questo modo così atroce, ossia, con le morti sul luogo di lavoro”. Così questa mia disavventura mi ha portato a riflettere molto e a fare una serie di considerazioni. 
Il libro non è autobiografico –  prosegue l’autore – tuttavia credo di aver vissuto personalmente emozioni forti difficilmente ripercorribili da altre persone.
Credo di essere riuscito  ‘a mettere su carta’ parte delle mie emozioni e stati d’animo, infatti, i protagonisti  del mio libro sono i ragazzi di oggi, quelli di cui si parla forse troppo poco e anche se non frequentano assiduamente discoteche e posti alla moda, non vanno in palestra almeno tre volte a settimana e i loro viaggi non sono esclusivamente esotici, riuscendo comunque a vivere una vita intensa, piena di imprevisti e ricca di insidie dalle quali si destreggiano alla grande”.

 
D. Da questa drammatica e nello stesso tempo straordinaria vicenda è scaturita  l ‘esigenza di raccontare una storia .
Perché hai sentito la necessità di parlare di un tema cosi importante?

R. Perché’ l’avevo vissuta in prima persona, ed ho provato a vederla dall’altra parte, cioè cosa avrei fatto se avessi perso un amico in circostanze poco chiare. Poi ho ricamato con la fantasia, ed è uscito il racconto non autobiografico- tuttavia in certi punti si avvicina alla realtà.
Devo anche precisare che è stato molto importante l’aiuto datomi dal giornalista Domenico Mori per la stesura e la correzione dello stesso.




D. “ Puccio” sei sopravvissuto ad un drammatico incidente, un miracolo.
Come ti sei sentito quando hai realizzato di essere scampato alla morte?

R. Quando ho capito quello che mi stava accadendo, mi sono dato per spacciato, all’ospedale ero ancora impaurito perché mi sentivo integro esteriormente, ma non sapevo all’interno del mio corpo cosa era accaduto e che tipo di danni avevo, comunque ero confuso-anche se non ho mai perso conoscenza- e  sapevo che mi era andata bene per il momento ….. ogni secondo era un quindi ,un mattone, in più di vita. 



D. Fanno più notizia gli scandali del jet set Italiano che le centinaia di morti sul lavoro.
Perché gli italiani non sono più in grado di provare indignazione davanti alla perdita di vite umane?

R. Perché’ viviamo in un’epoca nella quale anche l’informazione viene convogliata dai poteri forti su binari più frivoli; credo che infondo faccia comodo così, meno grattacapi, meno cose serie più “veline” e l’italiano medio è più contento!


D. Si dice spesso che i giovani sono il futuro del paese, ma i dati sulla disoccupazione giovanile sono sempre più preoccupanti.
Esiste secondo te una speranza per le nuove generazioni?

R.  Ci vorrebbe un miracolo per i giovani. Qualcuno per colpa propria si adagia sulle spalle dei genitori, qualcun altro è costretto a fare il ricercatore all’estero, dove è accolto e pagato meglio che in Italia.
Del resto e lo specchio della situazione del paese, mi spiego meglio oggi in Italia sottostiamo ad un parlamento di nominati (legge porcellum) . E governati da persone (ministri ecc.) non elette. Nessuno dice niente, sembriamo anestetizzati noi italiani.
L’unica speranza pare essere un comico che vuole fare il politico ………. serve un miracolo….

Scheda libro
Siamo solo noi
Storia di un amicizia

Il libro all’inizio e gogliardico e fresco e spensierato poi incomincia a dare indizzi e la “storia” incomicia a mutare anche come contenuti , il finale è avvincente e incalzante e lascia il lettore senza fiato (provatelo non vi pentirete).

infine il libro lo si può prenotare su internet sul sito   
www.sbcedizioni.it
http://www.sbcedizioni.it/
oppure in qualuque libreria, il distributore per l’Italia è DEL PORTO di Noceto (Parma)



TITOLO :   siamo solo noi (storia di un’amicizia)

AUTORE : Cavazzoni Alessandro

CURATORE : Domenico Mori

EDITORE :  SBC Edizioni

PAGINE :  208

FORMATO  : 13 x 20 cm

PREZZO :  13 euro

ISBN  :  978-88-95162-27-0


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