Mi piacerebbe suonare il piano…Intervista a Stefano Benni

ROMA – Stefano Benni,  il noto  scrittore, drammaturgo e umorista italiano,  si racconta a Dazebao in questa intervista di Valentina Marchetti.

 

Qual è stato il libro più rappresentativo per Lei come lettore, uomo e scrittore?
S.B. Almeno un migliaio.

Quali sono state le influenze letterarie quand’era ragazzo? C’era uno scrittore in particolare che aveva come modello?
S.B. Quando ero ragazzo, mi incantava Edgar Allan Poe. Forse perché allora mi piaceva sentirmi un po’ maledetto, come si fa a sedici anni.

Come nasce un Suo romanzo, racconto?

S.B.Ogni volta in modo diverso.

Mi racconterebbe qualcosa di quando ha iniziato a collaborare con Beppe Grillo?

S.B.Non ricordo bene. Ma allora eravamo diversi tutti e due, ci piaceva soprattutto divertirci.

Mi parlerebbe del suo incontro con Daniel Pennac?

S.B. Lessi il suo libro la Fata Carabina in francese su una panchina a Parigi, lo consigliai alla Feltrinelli che allora era molto più sveglia di adesso, e comprarono subito i diritti. In seguito nacque la nostra amicizia.

Come inizia una Sua giornata “tipo”?

S.B. Caffè, brioche e Gazzetta della Sport. Avrei potuto dire champagne e Dostojevskj, ma non sarebbe stato vero.

C’è uno dei suoi romanzi o lavori cui è particolarmente più legato rispetto gli altri, per un ricordo magari, una circostanza?

S.B. Blues in sedici.

Ha recitato in “Sleepless”, di Maddalena De Panfilis, mi racconterebbe qualcosa di quest’esperienza? Le piacerebbe continuarla, e in caso affermativo, sotto la regia di chi?

S.B. E’ stato un gioco, un favore che mi ha chiesto Maddalena e mi sono divertito . Ma non credo di essere adatto a fare l’attore cinematografico. Troppa confusione e troppa ansia sul set.

C’è qualcosa che vorrebbe fare e che non ha avuto ancora modo di fare a livello lavorativo?

S.B. Mi piacerebbe ricominciare a suonare il piano, che ho studiato da giovane, chissà….

Stefano Benni – Io ti amo – Video

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