Trans. Un giallo di Teseo Parolini

ROMA – Adagiata su un letto sfatto e con indosso solo una giarrettiera di pizzo nero, la donna lo fissava con sospetto dalla copertina di un romanzo erotico degli anni ’50. S’intitolava Emanuelle ed era l’unico libro che Ulisse aveva trovato nel piccolo appartamento: l’aveva scovato nell’armadio in cima a una pila di vestiti piegati frettolosamente.

Per il resto l’arredamento della stanza consisteva in una sedia, un tavolino e un divano letto aperto, le lenzuola rimboccate sotto il materasso.

Per entrare nel cucinino, Ulisse scavalcò la pozza di sangue e il cadavere disteso su un fianco, le gambe incrociate in modo innaturale, un coltello conficcato nella schiena, lo sguardo vitreo che fissava inutilmente un angolo della stanza. Anche in vita quell’uomo doveva essere stato brutto, con gli occhi neri distanti e infossati, la barba incolta ed ispida, i denti e la pelle rovinati…

TRANS
DI Teseo Parolini (Author)

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