ROMA – Nicola Lusuardi, rappresentante dei 100 Autori, ha rotto il ghiaccio parlando per primo alla conferenza stampa di presentazione della 70ma mostra di Venezia.
Lusuardi ha accusato il Ministro dei beni Culturali Massimo Bray di aver fatto alle associazioni di categoria “le solite promesse” a fronte del mancato reintegro dei fondi del Tax Credit: “Per questo, non parteciperemo ai tavoli dell’assise degli Stati Generali del cinema italiano,” ha spiegato Lusuardi, “e ci riserviamo di valutare forme di protesta politica fino al momento in cui queste promesse non verranno mantenute”
La crisi si sente nel quotidiano, più che mai a un appuntamento -apparentemente – elitario come una rassegna cinematografica, nei fatti linfa del benessere culturale di un popolo. Alberto Barbera, direttore della mostra, ha sottolineato come sia difficile per un festival importare lungometraggi dove siano presenti grandi star, perché queste sono abituate a viaggiare con un seguito di 40/50 persone, con costi altissimi per chi li accoglie. La recessione obbliga a cambiare abitudini poco salutari.
“Venezia quest’anno sulla carta si è presa – ha spiegato Barbera – dei rischi in più, mettendo in concorso, ed è la prima volta in un festival, due documentari, programmando un cinema d’autore, recuperando una funzione di sostegno e promozione”. Il direttore ha aggiunto che essendo tutti “i film mainstream”, ovvero dominanti, a Cannes, è stato d’obbligo fare i conti con questa realtà. La creatività ha poco a che fare con l’opulenza, si potrebbe dunque sperare che “i rischi in più presi dalla mostra”, un red carpit senza divismo sfrenato, si rivelino utili nella sostanza. “Mai come quest’anno raccontiamo la crisi” ha sostenuto Alberto Barbera – ” anzi le crisi che stiamo attraversando, economica, sociale, e familiare”. Cinque anni dopo lo scoppio della depressione economica, spiega che la mostra va a fondo nella sofferenza delle famiglie, nella solitudine dei bambini senza genitori: l’assenza di punti di riferimento compagna del deterioramento finanziario.
Sono 53 i lungometraggi che si vedranno al Lido, 20 dei quali nel Concorso principale. Alberto Barbera ha aggiunto che non pochi film saranno lunghi, si parla di 3h e 40 minuti, quando non quattro. Una mostra temeraria.
I FILM IN GARA
Concorso Venezia 70:
ES-STOUH (LES TERRASSES) di MERZAK ALLOUACHE
L’INTREPIDO di GIANNI AMELIO
MISS VIOLENCE di ALEXANDROS AVRANAS
TRACKS di JOHN CURRAN
VIA CASTELLANA BANDIERA di EMMA DANTE
TOM À LA FERME di XAVIER DOLAN
CHILD OF GOD di JAMES FRANCO
PHILOMENA di STEPHEN FREARS
LA JALOUSIE di PHILIPPE GARREL
THE ZERO THEOREM di TERRY GILLIAM
ANA ARABIA di AMOS GITAI
UNDER THE SKIN di JONATHAN GLAZER
JOE di DAVID GORDON GREEN
DIE FRAU DES POLIZISTEN di PHILIP GRÖNING
PARKLAND di PETER LANDESMAN
KAZE TACHINU di HAYAO MIYAZAKI
THE UNKNOWN KNOWN: THE LIFE AND TIMES OF DONALD RUMSFELD di ERROL MORRIS
NIGHT MOVES di KELLY REICHARDT
SACRO GRA di GIANFRANCO ROSI
JIAOYOU (STRAY DOGS) di MING-LIANG TSAI
Concorso Orizzonti:
BAUYR (LITTLE BROTHER) di SERIK APRYMOV
IL TERZO TEMPO di ENRICO MARIA ARTALE
JE M’APPELLE HMMM… di AGNÈS B.
EASTERN BOYS di ROBIN CAMPILLO
PALO ALTO di GIA COPPOLA
RUIN di AMIEL COURTIN-WILSON e MICHAEL CODY
MAHI VA GORBEH (FISH & CAT) di SHAHRAM MOKRI
VI ÄR BÄST! (WE ARE THE BEST!) di LUKAS MOODYSSON
WOLFSKINDER (WOLFSCHILDREN) di RICK OSTERMANN
LA VIDA DESPUÉS di DAVID PABLOS
ALGUNAS CHICAS di SANTIAGO PALAVECINO
MEDEAS di ANDREA PALLAORO
STILL LIFE di UBERTO PASOLINI
PICCOLA PATRIA di ALESSANDRO ROSSETTO
LA PRIMA NEVE di ANDREA SEGRE
JIGOKU DE NAZE WARUI (WHY DON’T YOU PLAY IN HELL?) di SION SONO
THE SACRAMENT di TI WEST
L’Italia sarà rappresentata, in concorso, da tre film: «L’intrepido» di Gianni Amelio, «Via Castellana Bandiera», esordio dietro la macchina da presa di Emma Dante, e «Sacro Gra», documentario di Gianfranco Rosi. di Andrea Cimento.
La sezione Orizzonti, la più sperimentale del festival, alcuni dicono la più interessante, godrà di una sala web e sarà possibile assistere alle proiezioni anche online
Dopo il successo di Venice Film Market, il mercato del film la cui prima edizione è stata nel 2012, il Lido ripeterà quest’anno prolungando di un giorno l’ attività con i professionisti del settore.