Festival di Sanremo: anche questa volta non ci siamo fatti mancare nulla

ROMA – Ha avuto luogo ieri, fra colpi di scena voluti e non, la prima serata della sessantaquattresima edizione del Festival di Sanremo, trasmessa come sempre in diretta su Rai 1. 

Con il passare degli anni il festival ha via via perso la sua matrice originaria, quella di essere il “Festival della Canzone Italiana”, e di anno in anno si è sempre più configurato come un palco per gossip, gaffe, critiche infondate, contestazioni, fischi, indignazione e cabaret, un vero è proprio show alla Maria de Filippi, con l’unica differenza che Sanremo conta circa 11 milioni di telespettatori corrispondenti ad un share del 46% mentre il noto C’è Posta Per Te, ad esempio, ha un share “solo” del 25%; così, giusto per parlare di numeri e farsi un idea di cosa sia effettivamente il festival in questi termini. Non diciamo che il gossip, le gaffe e tutto ciò che fa parlare non sia stata sempre cosa tipica di un festival che è prima di tutto uno show televisivo, certo, ci mancherebbe. E’ pur vero allo stesso tempo che precedentemente l’aspetto musicale era quello che poi alla fine di tutto contava maggiormente, mentre oggi non siamo più sicuri sia ancora così. Ma addentriamoci ora nel vivo della sessantaquattresima edizione.

In questa prima serata non ci siamo fatti mancare nulla, bisogna ammetterlo, sia dal punto di vista musicale che da quello del “facciamo-parlare-il-nostro-audience”. L’apertura, il pre festival, è stato affidato al sapiente e genuino Pif che racconta i giorni di preparazione e toglie qualche curiosità (come il fatto che Sanremo derivi dalla contrazione di San Romolo, anche se risulta difficile definire ciò “curiosità” visto che la cosa esce fuori ad ogni edizione della competizione). Successivamente all’apertura di Pif inizia il Festival vero e proprio con i primi problemi tecnici come il tendone bloccato. A rendere l’inizio ancor più, diciamo, movimentato sono due operai che interrompono lo show già nei primi minuti minacciando di lanciarsi dalle impalcature nel caso non fosse stata letta una lettera scritta di loro pungo sulla condizione estremamente precaria in cui, loro e i colleghi, sono costretti a vivere. Sorgono molti dubbi sulla veridicità di questa interruzione che, vista la reazione poco sorpresa di Fazio e i movimenti poco naturali dei due sull’impalcature, sa un po’ di costruito. Superati questi primi momenti di difficoltà il festival prende finalmente il via, con l’entrata in pompa magna fra paillettes, ballerine e pon pon della Litizzetto e con ben 15 minuti di ritardo. Ci penseranno Ligabue e Mauro Pagani con l’omaggio a De André a risollevare la situazione. Da qui in poi tutto si è svolto più o meno nella normalità: artisti e canzoni (7 artisti con 2 brani a testa di cui solo uno arriverà in quarta serata), ospiti, balletti, duetti e via di scorrendo. Senza ripercorrere passo dopo passo la prima serata vi segnaliamo i momenti più rilevanti. L’apertura della competizione è stata affidata ad Arisa che con difficoltà è riuscita a controllare l’emozione; dopo di lei Frankie Hi-Nrg con uno dei brani (Pedala) meno mediocri della serata; buono anche Cristiano de André, ma probabilmente l’esibizione migliore della serata è quella di Raphael Gualazzi e Sir Bob Cornelius Rifo (con il progetto The Bloody Beetroots): niente di assoluto, ma comunque due pezzi ben fatti, diversi dagli altri in gara, con qualche contrasto interessante e la piacevolissima voce di Gualazzi. Fuori gara, ovviamente, è salito sul palco dell’Artiston anche Yussef Cat Steven che ha regalato al pubblico due suoi grandi successi e qualche interessante racconto di vita. Infine, non possiamo non citare Raffaella Carrà che con i suoi 70 anni tondi tondi ci ha regalato uno dei momenti migliori della serata, guadagnandosi ancora una volta il soprannome di Madonna per alcuni e di Lady Gaga per altri. Insomma, il bilancio finale di questa prima serata, nel complesso, non è poi così negativo: nonostante il calo degli ascolti rispetto allo scorso anno, Fazio e la Litizetto si sono difesi bene, i colpi di scena non sono decisamente mancati e, per quanto riguarda la musica, diciamo che sarebbe potuta andare sicuramente peggio, qualche lume acceso c’è. Non ci resta che seguire le evoluzioni di questi prossimi 3 giorni: se possiamo avere dubbi che vincerà effettivamente il brano migliore, di sicuro non ne abbiamo per quanto riguarda la presenza di altri grandi colpi di scena.

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