Enrico Bracco Quit Man. I colori e musica del nostro tempo

ROMA –  E’ uscito da qualche giorno per la Auand Records l’ultimo lavoro del chitarrista jazz romano Enrico Bracco, che di fatto prosegue e amplia il percorso musicale in parte intrapreso col suo precedente CD Unresolved.

Lo chiariamo subito, Quiet Man è un disco che concede poco o nulla alla tradizione del jazz più classico. Trova posto invece nella sua contemporaneità senza per questo essere un disco astruso come se ne sentono molti. Piuttosto, la ricerca musicale di Bracco, si concentra da una parte su temi che, anche se articolati, non perdono di originalità e freschezza; dall’altra su sequenze di armoniche, anche molto complesse, che non ne appesantiscono la tessitura musicale generale.

Il tutto restituisce una chiara percezione della variabilità delle direzioni musicali di “Quiet Man”, senza provocare sensi di difficoltà o di disorientamento all’ascolto. Questo è il motivo per cui riteniamo questo lavoro caratterizzato da una contemporaneità jazz molto spiccata. È il frutto di una ricerca musicale oseremmo dire quasi scientifica, ben percepibile  nei percorsi improvvisativi dove idee e spunti lineari restituiscono, come scrive lo stesso autore “piani e volumi” musicali. Certamente un disco di alto livello con più chiavi  di lettura e di ascolto. 

Il quintetto oltre ad Enrico Bracco alla chitarra, conta su Pietro Lussu al piano, Daniele Tittarelli al sax e al flauto, Luca Fattorini al contrabbasso ed Enrico Morello alla Batteria. 

Come sempre musica che vale più dei soldi spesi.

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