Social Bloom. “Il nostro primo iPad”, 62 storie di Lorenzo Becattini

ROMA –  La neonata associazione culturale Social Bloom ha debuttato ieri presentando il libro semiserio dell’On. Lorenzo Becattini “Il nostro primo iPad”.

Moderati dalla giornalista Serena Bortone, con l’autore erano presenti l’On. Lorenza Bonaccorsi, responsabile cultura PD; l’On. Pietro Folena, presidente dell’associazione culturale Metamorfosi; Patrizia Ravaioli, direttore generale della Croce Rossa Italiana; Flavia Trupia, presidente dell’associazione Per La Retorica; l’On. Ileana Argentin. 

Danilo Vizzini e Massimo Pascucci hanno letto e accompagnato in musica le 62 piccole storie, ambientate nella Toscana rossa, che rappresentano un tuffo nella realtà di un tempo. Un abbecedario in segno di gratitudine a chi si è impegnato seriamente nella vita politica e istituzionale. Il libro è dedicato a “ Meme, in politica per passione”.

Nella suggestiva sala della Crociera del Collegio Romano, non a caso “luogo della memoria scritta”, Lorenzo Becattini ha spiegato l’urgenza di testimoniare la sua esperienza: “Pensavo fosse bello non perdere la memoria, le mie sono storie vere. Tutte. Tranne una”. E ha chiarito come iPad non ha nulla a che vedere con lo strumento digitale, ma sta per Impegno, Passione, Allegria e… Divertimento. Elementi che, ha sottolineato l’autore, sono un antidoto all’antipolitica.

“Io penso che la politica oggi non ha più una fascinazione” – è intervenuto l’On. Pietro Folena – perché non è raccontata in senso “calviniano”, come la racconta Lorenzo Becattini. Grande errore del gruppo dirigente è stato quello di averla resa grigia. Nelle sezioni, da me frequentate in gioventù, lo scambio umano tra persone di estrazione molto diversa è stato un incommensurabile fattore di crescita”. E Folena ha posto il quesito dolens: “Può un partito vivere senza una comunità?”

Tutti i presenti hanno sottolineato l’imprescindibilità delle relazioni umane. La lettura dei brani ha fatto risaltare l’humour di Lorenzo Becattini e al tempo stesso la capacità di suscitare spunti di riflessione e dibattito. C’è chi ha colto, ad esempio, come negli atteggiamenti di un tempo, il “maschilismo” fosse istintivo e radicato. “Il mio primo iPad” ha il pregio di non raccontare di “politici”, ma di uomini. Persone vere, con le loro debolezze e la loro generosità. Per questo la sala, stracolma, ha partecipato con interesse, riconoscendo in ogni aneddoto un aspetto universale. La leggerezza, utile a metabolizzare i concetti più grandi, ha accompagnato con sapienza questa presentazione-spettacolo.

L’undicesimo racconto “A i’nait” (Al night) è diventato un video con Alessandro Benvenuti. Scrive Becattini : “L’Elsa era convinta che suo marito, Biagio Meniconi attivista del partito, non gliela raccontasse giusta. Tutte le sere fuori di casa per riunioni politiche. Aveva il sospetto, sentendo qualche chiacchiera in giro, che oltre al partito frequentasse il night. E lei non c’era mai stata al night. Una sera lo affrontò: ‘O tu mi porti al night o tu va via di casa’….”.

Come credete sia andata a finire? Leggete il libro, è divertente.

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