Venezia classici 73. “Bozzetto non troppo” di Marco Bonfanti

VENEZIA – Per la prima volta sullo schermo un film che racconta cosa c’è dentro, dietro, prima, sotto, nelle tasche del mito italiano dell’animazione mondiale: Bruno Bozzetto “Una leggenda, come mio padre”  Diane Disney, figlia di Walt

All’inizio è un foglio bianco. Poi una mano e una matita.

Alla fine è un signore, come ne vediamo tutti i giorni; anche il nome è comune: Rossi. Ma è come se lo incontrassimo per la prima volta, come fosse una novità. E’ uno dei poteri del cinema: farci vedere cose, luoghi, volti quotidiani, come non li abbiamo mai visti.

Il protagonista di questa storia fa questa cosa da oltre 50 anni. L’ha fatta in oltre 300 tra film, corti, lavori per la tv e il web. La fa ancora, ammirato da milioni di spettatori nel Pianeta. Ha ricevuto un Orso d’Oro, una candidatura agli Oscar, premi e omaggi ovunque. È considerato un genio del cinema di animazione mondiale. Il suo nome sta insieme a quelli di Miyazaki, John Lasseter della Pixar, Nick Park, Matt Groening dei Simpson (e di questi, alcuni ne dichiarano esplicita l’influenza). È piuttosto riservato rispetto a premi e glorie, e anche per questo ci si sorprende ogni volta a scoprire quanto sia proprio un Maestro. Altre volte lo si definisce semplicemente ‘un mito’.

È un italiano, e si chiama Bruno Bozzetto.

Alla 73. Mostra del Cinema di Venezia – Venezia Classici – Documentari sul Cinema

BOZZETTO NON TROPPO  un film di Marco Bonfanti

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