Venezia 74. Pari opportunità: con Alessandro Borghi la Mostra avrà un padrino

VENEZIA – La notizia è che la Mostra di Venezia, quest’anno, avrà un padrino.  Non la solita bella donna a condurre le serate di apertura e di chiusura ma un bell’uomo, ristabilendo un equilibrio di pari opportunità, che ai due sessi giova.

E’ stato scelto Alessandro Borghi, una promessa della nuova generazione di attori. Nel 2016 ha catturato il pubblico come coprotagonista nel film di Claudio Caligari Non essere cattivo, presentato al Lido alla 72. Mostra e acclamato da pubblico e critica, soprattutto per la magnifica interpretazione del cast. Lo stesso anno Borghi ha vestito i panni di Numero 8, ruolo di spicco nel film di Stefano Sollima: Suburra. Nel 2016, grazie alla presenza in questo film e in quello di Caligari, ha ottenuto due nomination ai David di Donatello. Non solo: nel 2016, ha vinto il Nastro d’Argento come attore rivelazione.

Alessandro Borghi é stato interpete nell’opera prima di Michele Vannucci dal titolo Il più grande sogno, basato su una storia vera, e nel cortometraggio Ningyo diretto da Gabriele Mainetti. Entrambi i film sono stati presentati a Venezia durante la 73. Mostra. Quest’anno Alessandro Borghi è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Shooting Stars del Festival di Berlino, prestigioso riconoscimento e trampolino di lancio nel mercato cinematografico internazionale. 

Tra i suoi ultimi progetti anche Fortunata, nuovo film di Sergio Castellitto presentato alla 70. edizione del Festival di Cannes. Da poco ha terminato le riprese di Suburra-la serie, prima produzione italiana per Netflix, e attualmente è sul set del nuovo film di Ferzan Ozpetek, dal titolo Napoli Velata. Ce n’ è quanto basta e questa volta, finalmente, si può dire che sia stato rispettato il “principio di assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico”, ovvero pari opportunità per i due sessi.

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