Venezia 75. “Roma” un Leone d’oro che rivoluziona la distribuzione cinematografica

VENEZIA – “Roma”è un quartiere  residenziale di Città del Messico dall’aria bohémien, dove Alfonso Cuaron è cresciuto, il film un omaggio alle donne della sua infanzia.

Protagonista è Cleo, ispirata a quella che fu la tata del regista, interpretata da Yalitza Aparicio. Cleo e Sofia, la signora presso cui lavora, cui da corpo Marina de Tavira, sono costrette a cimentarsi con eventi traumatici. Cleo perde un figlio, Sofia il marito, che l’abbandona per una giovane amante. Le due protagoniste del film si distinguono per l’amorevolezza, l’energia e il coraggio, sullo sfondo di una Città del Messico scossa da tumulti durante il periodo di transizione degli anni ’70.  Cuaron evoca, da un punto di vista intimistico, il massacro del Corpus Christi, perpetuato da un gruppo paramilitare finanziato dal governo, del quale furono vittime 120 manifestanti. L’interprete di Cleo, Yalitza Aparicio, non ha mai recitato prima e ciò contribuisce a rendere palpitante l’autenticità del racconto. Il lungometraggio, tutto in bianco e nero, rende bene una realtà documentaria. Un film diverso dai precedenti di Cuaron, dove le avventure questa volta sono quelle del quotidiano e dell’anima. “Roma” sarà disponibile su Netflix dal 10 ottobre.

Se la vittoria di Cuaron ha messo d’accordo pubblico e critica e il suo è un Leone d’oro annunciato, numerose le polemiche seguite al fatto che questo film non andrà nelle sale cinematografiche, ma si potrà vedere via web, perché distribuito da Netflix. Il comunicato degli esercenti Anac, Fice e Acec ha affermato: “È iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma Netflix che con risorse ingenti sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale cinema italiane ed europee”. Va ricordato che il festival di Cannes ha rifiutato i film che non fossero distribuiti nelle sale, al contrario Venezia ha accettato Netflix arricchendosi di opere di contenuto – oltre a Roma, Sulla mia pelle (quello sul caso Cucchi) e La ballata di buster Scruggs.  Il presidente della giuria internazionale Benicio Del Toro ha affermato: “La vittoria di Roma è rivoluzionaria per Netflix ma per il cinema non cambia nulla e non rappresenta uno spartiacque. Netflix non vincerà da oggi tutti i premi. È importante che si possa continuare la dialettica del cinema”. Secondo il regista Alfonso Cuaron un film come Roma in sala non avrebbe trovato distribuzione e gli studios non avrebbero finanziato un lavoro senza grandi star e lontano dalle logiche hollywoodiane. 

Personalmente ritengo che l’importanza di un quadro non stia nella cornice di cui sono possibili varie opzioni, così per la distribuzione di un film. In fondo, quando un libro interessa, non importa se si legge su carta o su ebook.

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