Venezia 77. Classici fuori mostra. “L’ape regina” (1963), il 29 agosto

E’ il primo film di Marco Ferreri, l’enfant terrible del cinema italiano che si è fatto subito conoscere con un’opera che ha passato più guai con la censura del suo stesso protagonista: denunciato, sequestrato, tagliato, cambiato nel titolo (diventò Una storia moderna), il film scontò la colpa di aver irriso ai sacri principi delle istituzioni dell’Italia degli anni Sessanta: la famiglia, il matrimonio, la chiesa.  Forse Ferre

ri non si meritava tanto livore: in fondo si era voluto solo divertire raccontando le vicissitudini di un povero marito borghese di mezz’età, (Ugo Tognazzi) la cui moglie bella, illibata e cattolicissima (Marina Vlady, la pallida attrice di origine russa dal fascino smaltato) si ostina a volere a tutti costi un figlio, costringendo il tapino a massacranti tour de force coniugali finché non ottiene il risultato voluto. Solo che a quel punto il povero marito, un vero fuco umano di un’ape regina inesorabile, si ammala e muore.

Finale grottesco, ma il film è anche molto divertente: si vede che alla sceneggiatura hanno collaborato penne gagliarde come Goffredo Parise, Diego Fabbri, Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. Stremato, Tognazzi ebbe qui il suo primo Nastro d’Argento, che i soci del sindacato dei giornalisti cinematografici italiani gli assegnarono all’unanimità. Fra i classici restaurati che introducono alla Mostra del Lido, L’ape regina è in programma all’Arena Giardini il 29 agosto.

Venezia – Arena Giardini della Biennale  29 agosto ore 21.00

L’APE REGINA – UNA STORIA MODERNA di Marco Ferreri

con Ugo Tognazzi, Marina Vlady, Walter Giller, Linda Sini, Riccardo Fellini;  Italia/Francia, 1963, 93’

Restauro curato da Cineteca di Bologna

   

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