Concerto a Roma. Laude a Sant’Agnese con i capolavori di Antonio Vivaldi

 

Per la festa di Sant’Agnese, la Cappella Musicale Costantina diretta dall’organista Paolo De Matthaeis presenta due capolavori di Antonio Vivaldi: Gloria in re maggiore e Credo in mi minore.

Si ritorna, dunque, all’attività musicale e a celebrare le feste, quale occasione migliore è festa della piccola Agnese che la vuole martire giustiziata nello stadio di Domiziano (piazza Navona). Flavio, il figlio di un prefetto di Roma (IV sec.), s’era invaghito della ragazzina che lo rifiutò. Agnese fu rinchiusa in un postribolo e dopo alcuni eventi miracolosi, la tradizione racconta anche che la giovane, accusata di magia, fu a quel punto condannata al rogo, ma le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo e i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità. Dopo questo miracolo, Agnese fu trafitta con colpo di spada alla gola. Tale morte spiega il motivo per cui la martire venga rappresentata iconograficamente con un agnello, in quanto anche quest’animale subiva la stessa sorte. Dopo la sua morte, il suo corpo fu sepolto nella catacomba oggi nota come Catacomba di Sant’Agnese all’interno della basilica di via Nomentana, mentre il suo cranio è esposto in una cappella nella chiesa di Sant’Agnese in Agone.

Reliquie dei suoi capelli sono ancora conservate nell’altare all’interno del Mausoleo di Costanza.

Laude a Sant’Agnese è diventato ormai un concerto tradizionale; quest’anno la Cappella Musicale Costantina ha deciso di dare un seguito al concerto fatto a Natale dove aveva proposto il Beatus vir di Vivaldi a due cori e due orchestre. Il programma sempre dedicato alle composizioni di Vivaldi segue l’opera sacra del veneziano riproponendo organico e solisti ormai divenuti familiari.

Giulia Patruno, Yuri Yoshikawa, Namiko Okano, Chiara Valsecchi si alterneranno coadiuvate dal Coro, dall’organo e dall’orchestra nella rappresentazione barocca e spumeggiante di un Sacro teatrale ritagliato dall’epopea del 700 veneziano dove la città lagunare era palcoscenico galleggiante di opere.

Il Carnevale perpetuo garantiva la possibilità di allestire spettacoli dove era lecito travestirsi, seguito naturale delle feste del Natale dove le maschere si spingevano fino in chiesa alle rappresentazioni sacre. Ecco che nasce l’opera sacra strenna del dramma liturgico che in qualche modo giustifica alcune visioni, tra cui alcune piccole gemme come il Credo in mi minore costruito intorno al Crucifixus e riletto da Vivaldi con intensa drammaticità.

Roma 22 gennaio 2022

ore 20,30

Basilica di Sant’Agnese fuori le mura

Via Nomentana, 349

00162 Roma

Il concerto è gratuito e non è necessaria prenotazione

Condividi sui social

Articoli correlati