Grosseto si candida a capitale italiana della cultura

A Palazzo Della Valle a Roma, sede di Confagricoltura, il 23 febbraio è stata ufficializzata la candidatura di Grosseto a Capitale italiana della Cultura 2024

Il Capoluogo maremmano è  tra le 10 città finaliste candidate al prestigioso titolo,(le altre nove sono Ascoli Piceno, Chioggia, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Siracusa), Viareggio e Vicenza.

Il punto di forza di Grosseto è lo stretto legame tra cultura e ambiente, ma soprattutto il connubio perfetto tra arte, cultura, storia, natura ed eccellenze enogastronomiche. Inoltre Grosseto ha visto uno sviluppo  decisamente “green” negli ultimi anni, visto che nella zona vengono emesse 4,1 tonnellate di CO2 pro capite, una media decisamente bassa rispetto alle 8,8 tonnellate prodotte in media in Europa e in Italia (7,1 t).

La Maremma è famosa a livello internazionale per la sua natura incontaminata, un turismo slow, i numerosi agriturismi, ben il 22% della toscana con 16.000 posti letto, il 15% della produzione di olio e di quella vitivinicola con 8.400 ettari di vigneti, mentre per quanto riguarda i prodotti caseari siamo addirittura al 59%. Ci sono 9.500 imprese attive con settemila addetti, 150 prodotti tipici e tradizionali, 250 aziende zootecniche, e 4.650 produttori di olio e una superficie agricola utilizzabile pari al 24% della Toscana.

Numeri decisamente in linea con i requisiti per diventare Capitale della Cultura.

 Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna è soddisfatto del risultato e del “modello vincente” della Maremma con la cultura e le filiere a fare da apripista per lo sviluppo sociale, culturale ed economico. “In un Paese che guarda alla ripresa congiunturale, abbiamo trovato la chiave per ripartire valorizzando il nostro immenso patrimonio”.

“Presentiamo oggi la Maremma come un modello vincente in tutta Italia in cui la cultura, collegata con le filiere tipiche del territorio diventa un volano concreto per lo sviluppo sociale, culturale ed economico locale – ha dichiarato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – In “un Paese che guarda alla ripresa congiunturale, abbiamo trovato la chiave per ripartire valorizzando il nostro immenso patrimonio: penso all’arcipelago toscano, al parco della Maremma, all’area archeologica etrusca di Roselle, oppure alle mura medicee di Grosseto arrivate pressoché intatte fino ai giorni nostri. Ora siamo pronti a condividere queste bellezze con il mondo.”

«Un risultato straordinario – hanno continuato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e l’assessore alla Cultura, Luca Agresti – che conferma le nostre aspettative e rende merito all’impegno coordinato e costante di tutta la comunità verso un obiettivo storico per il territorio. Grosseto è nella top ten delle città italiane che si sono distinte in ambito culturale. Tutto ciò ci rende orgogliosi del lavoro che l’amministrazione comunale ha fatto e continua a fare in questo ambito, al di là delle critiche strumentali che ci sono state indirizzate. Dal ministero della Cultura, invece, ecco l’ulteriore conferma che in questi anni abbiamo saputo fare un grande salto di qualità rispetto al passato, riuscendo ad affiancare al patrimonio naturale del territorio il suo profondo valore culturale, la sua ambizione, il suo grande fermento di idee, progetti e conoscenze legato al mondo delle istituzioni, delle associazioni, dei comitati. Grazie a questo riconoscimento prende ulteriore forza e slancio il nostro più ampio progetto del Piano strategico della cultura, faro delle politiche e iniziative che mirano a riaffermare il ruolo culturale di Grosseto e straordinario strumento di marketing territoriale. Il nostro ringraziamento va al Segretario generale Luca Canessa, al dirigente Felice Carullo, al funzionario Anna Bonelli, a Promo PA e a tutta la struttura comunale che da mesi lavora per questo obiettivo».

Per il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, agricoltura e cultura sono legate profondamente: “Grosseto è un Comune Spiga Verde, il riconoscimento che FEE assegna annualmente ai Comuni rurali che hanno investito in sostenibilità”.

 La procedura prevede adesso che il Comune di Grosseto – come le altre nove finaliste – presenti nuovamente il proprio dossier di candidatura, questa volta in un’audizione da remoto, giovedì 3 o venerdì 4 marzo, che verrà trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero: un’ora di tempo – 30 minuti per l’esposizione del progetto e altri 30 minuti per rispondere alle domande della giuria – per convincere che Grosseto merita di essere la Capitale italiana della cultura 2024. Il verdetto finale della giuria è atteso entro il 29 marzo.

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