Venezia 2022. I classici fuori mostra: “L’armata a cavallo” di Miklos Jancsò (1967)

Un film sull’orrore e l’inutilità della guerra: non è il primo e non sarà l’ultimo ma questo è particolarmente violento e colpisce. Ne è autore Miklos Jancsò, il maestro del cinema ungherese che ebbe una particolare predilezione per raccontare la storia patria. Il film fa parte di una trilogia sullo stesso tema: la guerra che non conosce vincitori ma solo vinti. Jancsò nel 1990 ebbe dalla Mostra di Venezia il Leone d’oro alla carriera.

“L’armata a cavallo” è una serie di episodi della lotta fra russi bianchi e partigiani rossi nell’Ungheria del dopo rivoluzione d’ottobre. Il titolo è arbitrario, e riprende l’omonimo racconto di Isaak Babel.  Quello originale, molto più appropriato, in italiano suona come “Stellati, soldati”, le due prime parole dell’Internazionale in lingua magiara. 

Prodotto dall’Ungheria e dall’ Unione Sovietica, il film non sfuggì all’occhiuto controllo della censura politica, tuttavia si fa apprezzare per belle scene liriche alternate a immagini cruente sul campo di battaglia. Chi ha letto il racconto di Babel nel film non ne troverà molto, ma lo stile del regista non è meno valido di quello dello scrittore. Interpreti da noi sconosciuti, ma efficaci. 

Dato l’argomento e la situazione che tratta, il film rivisto oggi, mentre una guerra guerreggiata sta tormentando quelle lontane plaghe, assume un particolare significato di attualità: del resto il cinema è spesso specchio della realtà, particolarmente di quella che, passate le epoche e i tiranni, si ripresenta con impressionante regolarità, dimostrando ogni volta che gli uomini sono geneticamente incapaci di imparare.

Il film viene presentato fra i Classici fuori Mostra a Venezia nell’ambito del Festival del cinema restaurato e proiettato nella sala Rossini di Venezia il 7 aprile, in una copia restaurata dall’istituto nazionale ungherese del restauro che ha recuperato il vivido bianco e nero voluto dal regista. 

CSILLAGOSOK, KATONÁK  (87’)
(L’armata a cavallo)
di Miklós Jancsó
con András Kozák, Krystyna Mikolajewska, Jácint Juhász, Tatyana Konyukhova, Mikhail Kozakov, Nikita Mikhalkov
Ungheria, Unione Sovietica, 1967

a seguire, il backstage del film
KAMERÁVAL KOSZTROMÁBAN  (13’)
(Con una cinepresa a Costroma)
di Zsolt Kézdi-Kovács
con Miklós Jancso, Krystyna Mikolajewska, Tatyana Konyukhova
Ungheria, 1967
Restauro a cura di National Film Institute Hungary – Film Archive
Presenta Giuseppe Ghigi

Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.

  • 7 APRILE 2022 ORE 19:00
  • CINEMA ROSSINI Venezia
  • INGRESSO CON BIGLIETTO

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