Fotografia. L’orgoglio dell’Africa tra i binari della stazione di Crotone

Il Mukanda Festival e INTERSOS – organizzazione umanitaria in prima linea per portare aiuto a chi fugge da guerre, violenze e disastri naturali – presentano, dal 3 al 5 agosto, al Palazzo della Bella di Vico al Gargano, la mostra fotografica HUMANS di Matteo Casilli.

Il progetto HUMANS punta l’obiettivo sui migranti richiedenti asilo che, nel corso degli scorsi mesi, hanno trovato riparo a ridosso dei binari della stazione ferroviaria di Crotone, diventata da anni abituale ricovero per chi non trova spazio nelle strutture di accoglienza della provincia.

Attraverso una serie di intensi ritratti, il lavoro di Matteo Casilli punta a restituire a queste persone il loro orgoglio e a riaffermarne la dignità umana offesa e degradata dalla condizioni igienico – sanitarie inaccettabili nelle quali sono costrette a vivere. Una scelta artistica che ci ricorda come quelli che chiamiamo profughi, siano innanzitutto persone, portatrici di identità, storie, emozioni che ne segnano l’esistenza.

La provincia di Crotone, una delle più povere e con più alto tasso di disoccupazione in Italia, ospita il secondo CARA (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) più grande del nostro Paese e una vasta popolazione straniera, composta per larga parte di rifugiati in attesa di asilo, ospitata in diverse strutture su tutto il territorio provinciale.

Qui, INTERSOS ha aperto nel 2014 l’Ambulatorio Mesoghios, con l’obiettivo di offrire assistenza medica di base sia alla popolazione migrante che alla popolazione locale che vive in condizioni di disagio. Un progetto diventato negli anni un modello accolto all’interno del sistema sanitario regionale. In due anni sono state effettuate oltre 3mila visite ed è stato avviato uno sportello di supporto psicologico per seguire casi particolarmente sensibili. 

MATTEO CASILLI (www.matteocasilli.com)
Nasce a Roma nel 1983. Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere e Filosofia, si diploma nel 2009 presso la “Scuola Romana di Fotografia”.
La sua ricerca fotografica è incentrata sul ritratto e sullo studio della psicologia umana che tanto lo affascina. 
Tra le sue maggiori collaborazioni fotografiche spiccano quelle con Oliviero Toscani, nella realizzazione del libro “Firenze Santo Spirito” e con Terry Richardson a New York. Ha esposto in numerose mostre collettive, nazionali ed internazionali.
Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.

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