Museo Ferroviario di Pietrarsa. Un viaggio nel tempo tra treni e architetture

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha inaugurato il 31 marzo 2017 a Pietrarsa il completamento del restauro architettonico dell’intero complesso del Museo Nazionale Ferroviario, unitamente a De Luca presidente della Regione Campania, Carmela  Pagano, Prefetto di Napoli, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, e Esposito,  commissario straordinario Comune di Portici.

 A fare gli onori di casa, i vertici del Gruppo FS Italiane:Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale, Mauro Moretti, presidente di Fondazione FS Italiane, Claudia Cattani e Maurizio Gentile, presidente e ad e dg di Rete Ferroviaria Italiana, Tiziano Onesti eBarbara Morgante, presidente e ad e dg di Trenitalia,Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS Italiane. 

“Il Museo ferroviario di Pietrarsa è un luogo  che lascia senza fiato”  ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della visita  al museo. 

“Il  Museo  di Pietrarsa ha un potenziale straordinario, che potrà esprimere nei prossimi anni e fa  parte dello sforzo che il gruppo Fs sta facendo per competere con i grandi players internazionali – ha sottolineato  l’ad del gruppo Fs Renato Mazzoncini –  ci confrontiamo con i grandi gruppi ferroviari del mondo e ci siamo resi conto che un Museo ferroviario è importante, perché le radici robuste nella storia sono uno strumento di marketing”  E ha ricordato le visite delle delegazioni  straniere, che vengono portate prima sulla linea Av Napoli-Roma e poi al Museo ferroviario di Pietrarsa.

36mila metri quadrati,14mila al coperto: tra le aree espositive più grandi al mondo è uno dei musei ferroviari più importanti d’Europa  ed è la preziosa testimonianza di più di un secolo e mezzo di storia ferroviaria e di un evoluzione tecnologica che ha portato dalle mastodontiche macchine a vapore ai treni superveloci dell’Alta Velocità

Il restauro architettonico del Museo, che  ha interessato sia le  imponenti architetture ottocentesche dei  padiglioni, sia gli ampi spazi aperti affacciati sul marte del Golfo di Napoli,  ha richiesto un investimento economico complessivo di circa 15 milioni di euro.

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