Riccardo Muti riceve il Praemium Imperiale, Nobel in campo artistico

Il trentesimo Praemium Imperiale è stato assegnato a Riccardo Muti per la musica, Pierre Alechinsky per la pittura, Fujiko Nakaya per la scultura. Christian de Portzamparc per l’architettura, Catherine Deneuve per il teatro/cinema

TOKIO – Conferito ogni anno dalla Japan Art Association ed equiparato al Nobel in campo artistico, il premio Imperiale è giunto alla 30/a edizione.  “Un maestro tra i maestri” – questa la motivazione del Praemium Imperiale 2018 assegnato il 23 ottobre a Riccardo Muti, a Tokyo, dal principe Hitachi.  Accanto ai traguardi di Riccardo Muti come direttore d’orchestra delle più importanti formazioni del mondo, dell’artista italiano si sostiene che “il suo contributo riguardo alle opere di Verdi, in particolare, è di portata storica. Il suo eccezionale progetto Le vie dell’Amicizia, che aspira a unire persone di origini diverse attraverso i concerti, dura da vent’anni ed è estremamente apprezzato. È degno di lode che egli abbia fondato l’Italian Opera Academy per sostenere e formare giovani direttori d’orchestra”. 

«Il ricevimento del Praemium Imperiale per la musica del 2018 mi rende non solamente felice ma molto orgoglioso, perché viene dalla famiglia imperiale – ha dichiarato Muti nel ritirare l’altissima onorificenza – Oggi ho incontrato insieme agli altri premiati l’Imperatore e l’Imperatrice, che sono stati estremamente gentili e informati perfettamente della mia attività. Io amo molto il Giappone. Trovo che sia un Paese veramente strepitoso, con una cultura e una disciplina sociale che dovrebbe essere un punto di riferimento per molti Paesi nel mondo». Tra i grandi musicisti che hanno ricevuto prima di Muti il Praemium Imperiale ricordiamo, tra gli altri, Leonard Bernstein, Mstislav Rostropovich, Claudio Abbado, Zubin Mehta, Maurizio Pollini, Placido Domingo.

Alla cerimonia erano presenti i Consiglieri internazionali – che presiedono i Comitati di nomina delle candidature – Lamberto Dini per l’Italia, William H. Luers per gli Stati Uniti, Christopher Patten per la Gran Bretagna, Jean-Pierre Raffarin per la Francia e Klaus-Dieter Lehmann per la Germania.Assieme a Riccardo Muti il Praemium Imperiale è stato assegnato anche al belga-francese Pierre Alechinsky per la pittura, alla giapponese Fujiko Nakaya per la scultura e ai francesi Christian de Portzamparc per l’architettura e Catherine Deneuve per il teatro/cinema. Unico assente alla cerimonia, purtroppo per motivi di salute, è stato Alechinsky e in sua vece ha partecipato Michel Draguet, direttore dei Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique.  Il Praemium Imperiale consiste in un diploma, una medaglia commemorativa e la somma di 15 milioni di yen (circa 115.000 euro).

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