Arte: 50 States, 50 Bilboards contro razzismo, islamofobia, emarginazione

Negli Stati Uniti ha preso piede una campagna di sensibilizzazione senza precedenti per votare su temi d’ importanza sociale come razzismo, islamofobia, emarginazione.

Tutto ciò è stato reso possibile attraverso 50 billboards, giganteschi cartelloni con immagini artistiche e messaggi mirati che sono stati installati in tutti i 50 stati per coinvolgere la popolazione a partecipare alla politica in vista delle elezioni di metà mandato dello scorso novembre. L’ iniziativa “50 States, 50 Bilboards” nasce dall’ organizzazione no profit For Freedoms, di cui fa parte anche Marta Cacciavillani, 26 anni, originaria di Padova, che dal 2015 vive e lavora come curatrice di mostre e critica d’ arte contemporanea a New York. 

La sua storia  è analoga a quella di tanti giovani creativi italiani. L’ anomalia sta nel fatto che un’ esperta d’ arte ha lasciato il paese che detiene i due terzi del patrimonio artistico mondiale. La sua è stata una scelta dettata dalle molteplici opportunità garantite all’ estero. Ha voluto collaborare con For Freedoms per dimostrare quanto l’ arte diventi uno strumento potente, stimolando le persone a prendere una posizione”. “Nella mia carriera di giovane curatrice – racconta Marta al mattino di Padova – ho ricoperto ruoli in diverse organizzazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito, comprese la Serpentine Galleries di Londra e il Vera List Center for Art and Politics a New York. È un lavoro che si fonda su relazioni, ma soprattutto su una preparazione culturale che spazia in settori anche molto diversi tra loro. Se anche in Italia venisse sviluppata una politica coordinata sulla qualità e sulla professionalità, il nostro paese godrebbe di spazi pubblici invidiabili in tutto il mondo”. 

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