“Il mundial dimenticato”: i misteri di un calcio glorioso. Recensione. Videoclip

ROMA – L’epica vittoria per 4 a 3 dell’Italia sulla Germania a Messico ‘70 ha il sapore della rivincita. Quasi trent’anni prima, nel 1942 durante i campionati mondiali di calcio disputati in Patagonia, fu la nazionale tedesca a sconfiggere gli azzurri con lo stesso risultato.

Una debacle che costò alla nostra selezione la finale di quel torneo, disputata dai tedeschi contro la squadra dei Mapuche, un’etnia nativa del Sud dell’Argentina. La storia dei mondiali del 1942 è il soggetto del Mundial dimenticato, il mockumentary di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni che mischia finzione e realtà, letteratura, documentario e inchiesta giornalistica, tratto dal Figlio di Butch Cassidy di Osvaldo Soriano.
La scoperta in Argentina di uno scheletro con una vecchia cinepresa potrebbe finalmente fugare ogni dubbio sull’edizione dei mondiali di calcio del ’42 ideata dal conte Otz per l’indisponibilità della Fifa a organizzare la manifestazione in piena seconda guerra mondiale. Quelle ossa apparterrebbero al cineoperatore ufficiale del torneo. Alla competizione presero parte tra le altre, l’Inghilterra, una nazionale italiana fatta di operai emigrati e antifascisti, il Brasile e la Polonia. Il giornalista argentino Sergio Levinsky si mette sulle loro tracce. La domanda “ma quei mondiali si giocarono davvero” lascia il posto a un altro quesito: “perché di quei mondiali non si è mai parlato?”. A far aumentare il mistero contribuiscono anche le dichiarazioni di vecchie glorie del calcio come Roberto Baggio, Jorge Valdano e Gary Lineker, e dell’ex presidente Fifa Joao Havelange.
“Di Soriano ci ha subito colpito la commistione tra leggenda e realtà. Il calcio lo abbiamo quindi usato come scenario, in un contesto storico-realistico”, hanno detto i due autori. Il mundial dimenticato si pone anche come un apologo pacifista, che ricorda film come Fuga per la vittoria e per certi versi Inglorious basterds. Macelloni e Garzella si sono serviti di materiale d’archivio e di immagini girate e invecchiate in post produzione. Hanno giocato con la memoria storica e con la retorica e il mito del calcio di un tempo lontano, quello con il pallone di cuoio e le maglie di lanina. Un’immagine agli antipodi rispetto a quella che il pallone sta offrendo a casa nostra in questi giorni. “Da veri appassionati, speravamo di riuscire a proiettarlo a Coverciano, ma visti gli ultimi fatti del calcio-scommesse, non credo ci riusciremo”, hanno detto i registi. Il mundial dimenticato-La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia del 1942 uscirà l’8 giugno in coincidenza con l’avvio degli Europei di Polonia e Ucraina, a quasi un anno di distanza dalla presentazione alle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il mundial dimenticato-La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia del 1942
Di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni
Con Sergio Levinsky e l’amichevole partecipazione di Roberto Baggio, Osvaldo Bayer, Gary Lineker, João Havelange, Jorge Valdano e Darwin Pastorin
Prodotto da Daniele Mazzocca e Pier Andrea Nocella
Una coproduzione italo-argentina, Verdeoro e Docksur producciones

Il mundial dimenticato – clip

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