“Oltre le colline”: il lato oscuro della religione. Recensione. Trailer

ROMA –  “Oltre le colline” del romeno Cristian Mungiu, ha vinto quest’anno a Cannes due premi: miglior sceneggiatura e miglior interpretazione femminile, assegnato ad entrambe le attrici protagoniste.

Il film è ambientato in un monastero a Tanucu, un comune della Romania di circa 2.200 abitanti nella regione storica della Moldavia. Alina, una ragazza di 24 anni, di ritorno dalla Germania decide di andare a trovare la sua amica Voichita con la quale è cresciuta in orfanotrofio,  stabilendo di portarla con sé. Voichita però vuole restare dov’è, perché in quel luogo ha trovato Dio. Alina, che pur di ricongiungersi con l’amica aveva lasciato il lavoro in Germania, di fronte al rifiuto di lei, viene presa da un attacco di nervi. Le suore ed il parroco la scambiano per un’invasata e la ricoverano nel vicino ospedale, al reparto psichiatrico. Durante la convalescenza Voichita recupera il rapporto di amicizia con Alina, che alla fine decide di seguirla al monastero nel tentativo “di trovare Dio” e restarle a fianco. Ma Alina non si adegua alle convenzioni del monastero: il suo impeto vitale terrorizza la madre superiora ed il parroco direttore dell’istituto, che decidono di sottoporla ad un lungo e duro processo di esorcismo. Non tutto però va secondo i piani dei religiosi.
Il film si ispira al romanzo non fiction della giornalista Tatiana Niculescu Bran, che dall’episodio di cronaca nera sulla morte di una giovane donna in un lontano monastero della Moldavia per un “esorcismo finito male” ha tratto il libro “Deadly confession”. 150 minuti di riprese scarne, in soggettiva, con lunghi piani sequenza che proiettano lo spettatore nella stessa atmosfera angosciante che vivono le protagoniste. “Oltre le colline” squarcia il velo delle convenzioni e svela l’aspetto più brutale della religione e dei rappresentanti della fede, che seguono pedissequamente i dettami delle Sacre Scritture, vivendo però senza alcuna “pietas” cristiana nei confronti di chi avrebbe davvero bisogno.
Un film di Cristian Mungiu.
Voichita (Cosmina Stratan) Alina (Cristina Flutur), Il prete Valeriu Andriuta,La madre superiora  (Dana Tapalaga) Suor Antonia (Catalina Harabagiu), Suor Iustina (Gina Tandura), Sorella Elisabetta (Vica Agache)
 Titolo originale Dupa dealuri. Drammatico, durata 155 min. – Romania 2012. – Bim uscita mercoledì 31 ottobre 2012.

Oltre le colline – trailer

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