Cinemavvenire. I premiati del quarto Videofestival

Ecco la lista di tutti i film premiati per categoria

ROMA – CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI
– MIGLIOR FILM DEL CONCORSO: Intus di Gary Seghers.
«Per aver condensato in pochi minuti segni potenti, da cinema d’impatto, in cui la spettacolarità da noir non ha nulla di gratuito e la memoria assume una tangibilità materica, dolorosa, piena di autenticità».
– GRAN PREMIO DELLA GIURIA ALL’OPERA PIÙ ORIGINALE DEL CONCORSO: The Dark Side of Frankenstein di Flavio Sciolè.
«Per aver coraggiosamente messo in scena una monotematicità ironica e ossessiva, disvelatrice della nudità goffa della maschera umana, rielaborando con rigore antiche avanguardie».
– MIGLIORE REGIA: Damián Dionisio per La mirada perdida.
«Per aver colto, con sapiente uso dell’animazione e senza cedere alla retorica, quanto l’impulso trasfigurativo sia un’essenziale prerogativa dello sguardo umano, da non perdere col finire dell’infanzia».
– MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE: Stefano Ambrogi per Le tette di una diciottenne di Luca Gennari.
– MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE: Maaike Neuville per Naïve di Marie Enthoven.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO alla sceneggiatura di Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO alle scenografie di Come è profondo il mare di Emanuele Antonio Minerva.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO alla sceneggiatura di Found Objects di Dawn Westlake.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO alla fotografia di Horizonte di Aitor Uribarri.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO al soggetto di Memorial di Francesco Filippi.

INTERNAZIONALE DOC “IDENTITÀ & DIVERSITÀ”
– PREMIO “IL CERCHIO NON È ROTONDO-CINEMA PER LA PACE E LA RICCHEZZA DELLA DIVERSITÀ” AL MIGLIOR FILM DEL CONCORSO: Nessuno escluso di Caterina Congia.
«Per l’equilibrio stilistico ed emozionale che nulla tralascia, ma che anzi ci restituisce una visione del mondo e della vita delle popolazioni indiane nella loro integrità: con tutte le contraddizioni e le diversità di un paese in viaggio alla ricerca della sua identità».
– GRAN PREMIO DELLA GIURIA ALL’OPERA PIÙ ORIGINALE DEL CONCORSO: Spiriti di Yukai Ebisuno e Raffaella Mantegazza.
«Solitamente la parte più oscura e tragica della globalizzazione capitalista riceve uno sguardo attento ai meccanismi e ai soprusi che da essa derivano. Quest’opera contrappone invece, alla omologazione culturale e alla sopraffazione economica, una inquietante e oscura spiritualità, non un’arma, non un ragionamento, non un pamphlet politico, ma la primitiva ed esasperata richiesta di solidarietà verso le forze della natura».
– MIGLIORE REGIA: Andrea Gadaleta Caldarola per Nomos.
«Per la rigorosa alleanza tra forma concettuale e forma stilistica, un ottimo esempio di “cinema saggio” non distaccato, ma emozionalmente infuriato».
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO al soggetto di Bianca di Raoul Garzia.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO al soggetto di Gelati e granite di Ivano Fachin.
– MENZIONE AL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO al montaggio di The Silent Chaos di Antonio Spanò.

 

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