Primo Piano sull’autore. Neri Parenti: “Nella carriera, sempre stato bigamo”

ASSISI – (nostro inviato) Protagonista  di Primo Piano sull’Autore di quest’anno Neri Parenti ha incontrato giornalisti e studenti  all’Università per Stranieri di Perugia.

Molta curiosità, molte domande al re del box office, malgrado il momento difficile per il settore. A questo proposito Parenti ha detto del nostro cinema attuale: “Uno dei problemi del cinema italiano è l’eccessiva produzione di commedie, per cui gli attori sono quasi tutti formati su questa tipologia. Il cinema di genere è morto da solo e chi ha provato a farlo non ha avuto successo, penso al Dracula di Dario Argento.” 

Come dire l’inflazione di un filone, la mancanza di un’offerta variegata, d’inventiva e d’innovazione colpiscono, anche qui, come altrove. C’è inoltre la verità indiscutibile che  confezionare un film che piaccia al pubblico è tutt’altro che facile, per eccellere, ci vuole talento: quel quid in più che non tutti hanno. 

Neri Parenti tuttavia, arrivato a un successo invidiabile,  nel levare  un ringraziamento a Primo Piano sull’Autore, che gli ha dedicato una rassegna di stile accademico, ha precisato con umiltà propria di chi si è speso per dar prova di se:“sicuramente un omaggio non alla bellezza dei miei film, ma alla mia carriera numericamente importante” – ha poi continuato – “Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di fare film di avventura come Indiana Jones, ma con quali attori? In Italia si sono persi artisti come Amedeo Nazzari, Vittorio Gassman e Giuliano Gemma.”. Come dire: il successo di un regista è dovuto anche al cast di cui può disporre.

“Nella mia carriera” – ha detto Parenti spiegando il segreto della sua formula– “sono sempre stato bigamo: per 15 anni ho lavorato con Villaggio, poi mi sono dedicato alle vacanze.” Insomma una creatività che nasce da due componenti importanti dell’amore.

Sul suo ultimo film, Colpi di Fortuna che uscirà nelle sale il 19 dicembre, afferma che insieme a quello dello scorso anno, è l’inizio di un nuovo periodo artistico, vale  a dire basato sulla commedia sentimentale. “Il film si articola in tre episodi, uno con De Sica e Mandelli, uno con Lillo e Greg e l’ultimo con Luca e Paolo. Sono tre diversi modi di interpretare la comicità.”  Insomma, da uomo di ingegno sa che  il film di Natale, quello che conosciamo, è destinato a cambiare, “il prossimo anno non ci sarò nemmeno io”, conclude. 

Vedremo la rinascita di Neri Parenti, la sua bigamia cinematografica diventerà trigamia.

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