Dylan Farrow accusa il suo patrigno: “ Woody Allen abusò di me”

ROMA – Torna a farsi sentire Dylan Farrow, la figlia adottiva di Woody Allen  e Mia Farrow, continuando a ribadire di aver subito molestie sessuali da parte del noto regista. In una lettera sul New York Times la giovane sostiene che all’età di sette anni, immediatamente dopo l’adozione, il patrigno abusò di lei.

“Mi condusse in un attico buio della casa in Connecticut, mi disse di stendermi pancia a terra e di giocare con il trenino elettrico di mio fratello. Ricordo che mi parlava mentre abusava di me, sussurrandomi che ero uno brava ragazza, che quello era il nostro segreto, e promettendomi di portarmi a Parigi e di farmi recitare nei suoi film”. Accuse pesanti e sconcertanti esposte senza alcuna omissione di particolari circa quanto accaduto, dalla ragazza oggi 27enne. “Spesso mi faceva giacere a letto con lui e metteva la testa sul mio ventre nudo e respirava forte. Queste cose accadevano regolarmente ed erano abilmente nascoste a mia madre, al punto che pensavo fossero normali”. La signorina Farrow, che oggi vive in Florida sotto un altro nome, motiva la sua volontà di far conoscere la verità al mondo, dicendosi intenzionata a rompere la solidarietà e l’affetto di Hollywood, per l’uomo che le ha rovinato la vita.

Sono diversi a credere alle sue parole e tra questi non manca Ronan Farrow, figlio biologico di Mia e Allen, nonché fratellastro di Dylan, che durante l’attribuzione del Golden Globe per la carriera al padre, ha twittato un’accusa pesante con evidente riferimento: “Mi sono perso il tributo a Woody Allen: hanno messo prima o dopo Annie Hall, la parte in cui una donna ha pubblicamente confermato che l’ha molestata quando aveva sette anni?”

Un avvenimento indubbiamente sconvolgente,  ma non completamente inaspettato.

Già nel 1992 infatti, Mia Farrow, aveva accusato Allen di aver aggredito sessualmente sua figlia Dylan, dopo evidenti risvolti negativi che l’accaduto ebbe sulla salute mentale della giovanissima, che tentò persino di farsi del male; la sentenza però non ebbe alcun seguito in quanto derivata, secondo i magistrati,  da accuse “inconcludenti”. Nello stesso anno l’affaire tra il regista allora cinquantenne con l’altra figlia adottiva della coppia, la diciannovenne Soon-Yi Previn, che Allen sposerà nel 1997.

Una vita privata, dunque, sicuramente discutibile, che per quanto possa essere giudicata incestuosa o meno, non fa neppure vacillare i riflettori puntati su Woody Allen, che si astiene dal commentare le accuse e prosegue incurante la sua carriera cinematografica con la sua ultima produzione “Blue Jasmin”,  film che gli ha fatto guadagnare ben tre nomination agli Oscar. 

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