“Street dance” 3D: la vita è danza. La recensione

ROMA – A cavallo degli anni ’70 e ’80 alcuni film americani – Saturday night fever, Grease, Flashdance,  Footloose,   Dirty dancing – diventarono simbolo della passione per la danza di una generazione intera, le loro colonne sonore ci accompagnano ancora.

Lo stesso potrebbe accadere adesso con l’inglese “Street dance” di Max Giva e Dania Pasquini,  che hanno puntato i riflettori con tecnica magistrale sulle coreografie nate per strada: sensuali bordate acrobatiche che riportano alla mente Michael Jackson.

“Street dance”   racconta la storia di Carly (Nichola Burley), ballerina di strada, innamorata del carismatico Jay, anche lui street dancer, arrivato con la ragazza alla finale del campionato “UK Street dance championship”.   Un giorno Jay decide di abbandonare Carly e con lei il gruppo di ballo. E’ un colpo molto duro: Carly diventa la leader dei danzatori ma dubita di riuscire a condurre i suoi alla vittoria.  La sorte ammicca attraverso la raffinata Helena (Charlotte Rampling), istruttrice di danza classica,  che intuita la forza della street dance , concede ai ballerini di strada di esercitarsi nel lussuosissimo studio della scuola, chiedendo in cambio a Carly di insegnare quello stile agli allievi della Royal Academy. Due filosofie, due mondi a confronto, due scuole  in competizione. Scarpette di raso, tutù, mosse dinoccolate, spaccate, salti, giravolte su testa:  lo spettatore é catturato  dall’erotismo di corpi perfetti lanciati  in faccia dal 3D.

La storia d’amore che attraversa “Street dance” é semplice, prevedibile. La favola ha per protagonisti tanti bravi ragazzi – niente droga, niente violenza –  ed è tracciata su un copione noto. La vis seduttiva sta in questa  fusione tra hip-hop, breaking, popping e looking. Ballo complesso, preciso, impegnativo a livello fisico, che copre tutti gli stili nati per strada, nei club e non insegnati in ambienti convenzionali: il film ne trasmette il fascino primitivo, la gioia , l’agonismo. Non a caso la maggior parte degli interpreti, autentici street dancers,  non ha fatto altro che mettere in scena se stesso. Rubando il titolo a un racconto di Alberto Moravia: “la vita è danza”.

StreetDance 3D, 2010, Gran Bretagna
o    Regia: Max Giwa, Dania Pasquini
o    Con: Charlotte Rampling, Rachel McDowall, Eleanor Bron, Frank Harper, Nichola Burley, George Sampson, Tameka Empson, Patrick Baladi, Chris Wilson
o    Distributori: Eagle Pictures
o    Genere: Documentario, Drammatico, Musical
o    Durata: 98′
o    Data di uscita: 16-03-11

 

Trailer



Trailer fornito da Filmtrailer.com

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