Teatro Brancaccio. Pasiones. Oltre il tango: da non perdere. Recensione

ROMA – La compagnia argentina  Pasiones Company diretta da Adrián Aragón e Erica Boaglio ha debuttato con uno spettacolo originale dal titolo PASIONES, che si propone come un vero e proprio Musical.

In effetti, vedendolo e ammirandolo, è venuto spontaneo dire, giornalisticamente, che in questo caso gli artisti vanno veramente OLTRE IL TANGO. Tanta è la carica innovativa, il vigore artistico e soprattutto atletico delle coreografie, così come la scelta di far suonare e cantare i ballerini sul palco, le tematiche descritte e le forti contaminazioni con il folklore argentino, delle Ande e delle pampas. 

Ma forse è il caso di fare un passo indietro, alle origini del tango, un ballo certamente nato in situazioni equivoche: infatti, secondo le fonti più accreditate, avrebbe avuto origine nel popolare quartiere di Boca, in piena zona portuale, dove c’erano molte  affollate “case chiuse”.  Qui,  dei  musicisti suonavano i ritmi più alla moda per intrattenere la clientela in attesa: e pare che alcuni “clienti”, forse in preda all’alcool, ballando tra loro sulle note di una specie di milonga, si misero a fare strane piroette, riscuotendo grande successo!  Così nasceva, inconsapevolmente, il tango, in una situazione che di certo non si può definire nobile!  E’ probabile che, in momenti di minor affollamento, i ballerini invitassero anche qualche “señorita” a danzare con loro: si spiegherebbe così la forte carica di sensualità che sin dall’inizio ha caratterizzato il tango. E infatti,  il nuovo ballo fu inizialmente “proibito” alle ragazze di buona famiglia e venne mal visto soprattutto dagli ambienti ecclesiastici, tanto che il papa Pio X volle assistere di persona a una esibizione privata, prima di dare il suo placet alla nuova danza, che, dagli inizi del Novecento,  aveva iniziato a diffondersi in Europa, facendo poi dimenticare le sue origini peccaminose. Man mano nacquero i passi fondamentali: el ocho  (l’otto), el gancho (il gancio), la cuarta , la rastrada (quando l’uomo sposta il piede della donna, in un sottile gioco di equilibri mutanti), el voleola sentada (la ballerina che salta e si siede sul ginocchio del partner), divennero ben presto figure famose. La musica derivava dalla habanera, un ritmo lento di origine cubana, contaminata con la milonga creola. 

La forte presenza a Buenos Aires  di immigrati europei spiega in gran parte i contenuti del tango, permeato spesso di sentimenti di tristezza, di nostalgia per terre lontane, di solitudine, di amori impossibili. Enrique Santo Discépolo, uno dei maggiori compositori di tango, con grande efficacia di sintesi  affermò: “Il tango è un pensiero triste che si balla”

Adrián Aragón e Erica Boaglio  ci presentano ora un viaggio sensuale e profondo nel mondo del tango, oggigiorno considerato una delle più affascinanti forme di ballo. PASIONES è  uno spettacolo carico di suggestioni, diviso in quattro parti, ognuna delle quali tocca e descrive un aspetto particolare dell’anima argentina. L’amore, la seduzione, la notte, gli incontri, le feste, il calcio: sono queste le vere PASIONES. Insomma, una specie di musical, che rompe definitivamente con le tradizionali rappresentazioni del tango, arricchito da contaminazioni folkloriche  ma anche dai balli di strada dei pibes cartoleros.   

Adrián Aragón e Erica Boaglio , insieme a altre cinque coppie di ballerini, ci conducono per mano attraverso le strade ed i paesaggi, urbani e non: passando dalla chacareña alla milonga antica, dall’omaggio a Piazzolla con l’immancabile Libertango e il raffinato Adios Nonino, per condurci poi nel mondo delle antiche e romantiche serenate; oppure simulando lotte virili al “ritmo cardiaco”, arricchite da un raffinato gioco di luci; e per concludere, il momento calcistico con un prolungato palleggio e tiro in porta sul palcoscenico… tutto rigorosamente a ritmo di tango o di musica popolare. 

Chi volesse saperne di più, può  cliccare     http://www.pasionescompany.com/pasiones-tango/ 

Insomma, uno spettacolo da non perdere!  Anche perché, alla fine, un pezzo di platea diventa “milonga”, ossia spazio per ballare…. e con i ballerini! Un occasione veramente rara!  

                   

Fino al 9 marzo  2014

TEATRO BRANCACCIO  

Via Merulana 244 – info 06.80687231/32

www.teatrobrancaccio.it 

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