3 days to kill: Omicidi, risate e seduzione. Recensione. Trailer

ROMA – La spia internazionale Ethan, dopo una carriera brillante per la quale ha donato tutto se stesso, sta per ritirarsi a vita privata. Vorrebbe allacciare nuovamente i rapporti con la ex moglie e con una figlia a cui ha dedicato veramente poco tempo. Ethan tuttavia non sa affatto comunicare con una ragazza adolescente ed inoltre ha una malattia terminale che sta per avere definitivamente la meglio su di lui, impedendogli di perseguire i suoi nuovi obiettivi.

Una agente della CIA promette ad Ethan una cura sperimentale che gli consentirebbe di guarire. In cambio lui dovrà mettersi sulle tracce dello spietato criminale “Albino” e dell’ enigmatico terrorista “Wolf”. Naturalmente dovrà essere disposto a tutto, anche ad uccidere…

Il regista Joseph McGinty Nichol ha un nome d’arte (McG) che è sostanzialmente un brand pubblicitario e si dimostra scaltro nel sedurre lo spettatore, tenendone alta l’attenzione per tutte le due ore. Mescola con caparbietà umorismo, thriller e sentimenti creando un cocktail leggero e gustoso allo stesso tempo.  Il film non vive mai di rendita, scocca tutte le frecce al proprio arco e per una che va a vuoto, due colpiscono il bersaglio. “3 days to kill” non è freddo come la mano dei suoi protagonisti: McG accompagna lo spettatore su una rapida altalena di emozioni di cui detiene perfettamente il controllo. Le vicende narrate sono intriganti, i personaggi accattivanti. La storia della difficile relazione padre-figlia, per quanto prevedibile nel suo evolversi, coinvolge. Ethan compie un graduale avvicinamento verso la figlia Zoey, con la consapevolezza di aver sprecato gran parte della sua vita, riempiendola esclusivamente con un lavoro totalizzante. Impara a parlare un nuovo linguaggio totalmente diverso a quello a cui era abituato ed all’ inizio inevitabilmente balbetta. Ethan è infallibile nel lavoro, ma appare buffo ed impacciato nei rapporti umani. La parte sentimentale è la piacevole sorpresa di un film in cui, su altri versanti, non mancano scivoloni. Per la prima volta McG dirige al di fuori del continente americano e lavora su una sceneggiatura, scritta da Luc Besson Adi Hasak, imbottita di fiacchi cliché  su cittadini francesi ed italiani. Le scene di azione, efficaci all’ inizio, perdono progressivamente smalto e l’ultima parte appare un poco sottotono. Peccato, perché un acuto finale avrebbe impreziosito l’ opera trasformando in piccola gemma un prodotto di buon artigianato. Kevin Costner fornisce una interpretazione solida e convincente. Amber Heard é molto più pericolosa del cattivissimo “Wolf”: è una femme fatale letale e attenta costantemente alle coronarie dello spettatore. Uomo avvisato…

REGIA: McG (Joseph McGinty Nichol)

ATTORI: Kevin Costner, Amber Heard, Hailee Steinfeld, Connie Nielsen

 SCEGGIATURA: Luc Besson, Adi Hasak

FOTOGRAFIA: Thierry Arbogast

 PRODUZIONE: USA

GENERE: Azione, thriller

 DURATA: 117 minuti

USCITA NELLA SALE: 5 giugno

3 days to kill – Trailer

 

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