Auditorium Conciliazione. In scena il Film-Concerto Tristano e Isotta, una fiamma senza tempo

 

 

ROMA – Una platea entusiasta è stata quella di ieri sera all’Auditorium Conciliazione di Roma per il Film –Concerto “Tristano e Isotta –Eros e Thanatos – Una fiamma senza tempo”.

I protagonisti, oltre alla variegata orchestra Sinfonica dell’Europa Unita diretta dal giovane Maestro Nicola Marasco, sono stati: la pianista Rossana Tomassi Golkar, nel ruolo di Isotta e il violinista, Marco Rogliano, nel ruolo di Tristano. Una struggente interpretazione la loro, un racconto d’amore tra musica e immagini proiettate che hanno ben descritto la passione dei due amanti, una passione forte e che non ha fine. Anche dopo la morte.

Un’opera esclusiva, resa per la prima volta attraverso una scenografia virtuale, che ha svelato il mondo interiore di un intenso dramma senza tempo. Progetto arduo e innovativo quello andato in scena ieri sera: un Film-Concerto, volto a descrivere la caducità umana e l’inconscio dei protagonisti.

In abiti di scena i due Maestri, di fama nazionale e internazionale, hanno fatto rivivere l’opera wagneriana in tre atti: “Filtro d’amore, Inno alla Notte e Amore e Morte d’Isotta”. Il pubblico non solo si è lasciato cullare e coinvolgere dalle note degli strumenti ma anche dalle scene evocatrici in cui, inizialmente, si è potuto scorgere la nave che conduceva la figlia del Re d’Irlanda Isotta come sposa a Marke, re di Cornovaglia, in un mare quasi in tempesta e sotto un cielo ombroso. Oscuri presagi di ciò che accadrà dopo.

La storia dei due famosi amanti è ripresa anche dallo Chef Rossano Boscolo che, con l’ausilio della Boscolo Etoile Academy, a fine spettacolo ha voluto deliziare i numerosi ospiti offrendo loro pietanze ispirate al periodo medioevale, quello appunto di Tristano e Isotta.

Un viaggio sensoriale è stato quello di ieri sera in cui tutti i cinque sensi sono stati i veri protagonisti: dall’ascolto di una musica dirompente e appassionata, alla degustazione di deliziosi piatti, per finire alla visione di abiti di scena e gioielli allestiti nel Foyer. Tutto in relazione all’Opera. Tutto studiato, nulla lasciato al caso.

Dunque musica, moda e buon cibo: un exploit d’arte che ben rappresenta il Made in Italy: nostro vanto e orgoglio in tutto il mondo.

Gli ospiti hanno gradito e apprezzato l’intero progetto che probabilmente rivivrà una replica in Autunno perché c’è bisogno di respirare e vivere arte, c’è bisogno di nutrirsi di musica. Perché, come diceva Johann Sebastian Bach: “La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”.

 

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