Si alza il vento. L’ultima creatura di un maestro dell’animazione. Recensione. Trailer

ROMA – L’anno scorso, al Festival di Venezia,il maestro Hayao Miyazaki ha fatto proiettare il suo film di animazione Si alza il vento (Kaze tachinu in giapponese), poi ha annunciato  che si sarebbe ritirato – troppo vecchio e stanco per continuare questo lavoro. Però, prima di andarsene  ha fatto un ultimo dono al suo pubblico: “Si alza il vento” è infatti una sorta di testamento. 

Il film  è ispirato alla storia vera di Jiro Horikoshi – (Fujioka22 giugno 1903 –Tokyo11 gennaio 1982ingegnere aeronauticogiapponese, noto per aver progettato famosi caccia giapponesi della seconda guerra mondiale, tra cui il celeberrimo Mitsubishi A6MZeroMyazaki  racconta che sullo sfondo del Giappone, arretrato tecnologicamente, nei primi decenni del 900, si consolidano i voli pindarici ed onirici di un ragazzo, Jiro Horikoshi, profondamente attaccato al suo miraggio di libertà: divenire un progettista di aerei. Il percorso scolastico ed umano di Jiro viene presto a scontrarsi con la realtà: nel suo idealismo, nel suo essere tanto generoso,  viene a conoscenza di situazioni a lui ignote, spesso dolorose, e si rifugia, quindi, nei suoi sogni, dove gli aerei volano in infiniti cieli azzurri, sopra praterie verdi e sconfinate. Ma nelle sue fantasie non è solo, con lui c’è sempre Gianni Caproni, famoso progettista italiano di aerovetture. Caproni sprona il giovane ad inseguire i suoi desideri, a dare sempre il massimo, ricordandogli  che egli “deve pensare all’ eleganza delle forme, la tecnologia seguirà.”. Mentre i suoi studi lo portano, finalmente, ad avere un aereo capace di tener testa a quelli europei, Jiro si innamora, reincontrando una giovane che aveva aiutato anni prima. Il loro fidanzamento, però, è turbato da una notizia che lo porrà di fronte a delle scelte: o l’ amore per Nahoko o i realizzare il suo sogno.

Il film copre un arco di trent’ anni, con l’ ausilio di imponenti salti temporali, così che lo spettatore possa gustare fino in fondo sino a che punto l’ impegno, purtroppo a tratti macchiato di un inconscio egoismo, può portare. “Lascia che il vento si alzi” offre non solo uno spaccato nella vita di un ingegnere, che con tutte le sue forze volle aiutare il suo paese a divenire pari, per tecnologia, alle grandi forze europee, ma mostra il desiderio di evoluzione e di presa di coscienza di un intero popolo. Il vento è la libertà, lasciarlo alzare, quindi, è un gesto di liberazione dal passato.

Il film è un evento visibile solo nei giorni del 13 – 14 – 15 – 16 settembre.

“Chi ha visto il vento?
Non io e neppure tu:
ma quando le foglie sospese tremano
è per il vento che soffia.
Chi ha mai visto il vento?
Non tu e neppure io:
ma quando gli alberi chinano il capo
è il vento che passa.”

(Chi ha visto il vento- Christina Rossetti)

Un film di Hayao Miyazaki

Durata: 126 minuti

USCITA: 13,14,15,16 Settembre.

Si alza il vento – Trailer

 

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