Perez. Noir psicologico con eccellente Zingaretti. Recensione. Trailer

ROMA – “Perez”, il noir italiano del campano Edoardo De Angelis, è ambientato al Centro direzionale di Napoli, area commerciale a ridosso di Poggioreale, sede del tribunale, banche e multinazionali. Un non luogo, realizzato nel ’95 dall’architetto giapponese Tenzo Kange, promessa per Napoli di uno sviluppo mai nato, alla pari del protagonista – Demetrio Perez – un avvocato penalista, dalle grandi speranze, ma nessun risultato, a causa di una cronica mancanza di “attributi” e uno stato di perenne abulia.

Nei panni dell’uomo di legge, ancora una volta Luca Zingaretti, in un ruolo complesso e lontano dallo stereotipo del commissario, molto caro agli italiani: un uomo solo, che ha perso tutto tranne la figlia Tea, coinvolta in una relazione sentimentale a rischio, con un camorrista.  

Un legale d’ufficio, specializzato in casi disperati, dove non è richiesto di dibattere, ma solo di “tacere e firmare”. Coscienza critica di Perez è il suo amico avvocato Merolla, che tenta maldestramente di scuoterlo dal silenzio e dall’apatia, con metodi non convenzionali, malgrado viva egli stesso il dramma della morte prematura di un figlio.

A scuotere emotivamente Perez saranno due eventi cruciali: l’assegnazione del caso del pentito Buglione e la festa di compleanno della figlia. L’incontro con Buglione, esponente di spicco di un noto clan criminale, consentirà all’avvocato un “salto di qualità” dal punto di vista lavorativo, e non solo. Saranno più di una le opportunità da cogliere e le scelte da compiere. La festa dei 20 anni di Tea, invece, risveglierà l’orgoglio ferito di un padre, contrario al fidanzamento della figlia con il pregiudicato Francesco Cosentino. Due fatti concatenati che desteranno Perez dalla passività e lo sproneranno ad assumersi nuovamente le sue responsabilità di uomo e di padre, anche a dispetto delle convenzioni sociali.

La storia di “Perez” esula dai confini specifici del genere noir per abbracciare anche quelli del film psicologico: si analizza il dramma di un uomo, vinto dagli eventi e dalle sventure, rinascere per “salvare” la propria figlia, anche a prezzo di infrangere “la legge”, di cui dovrebbe esserne il garante. 

Dal punto di vista tecnico, predominano le “riprese morbide” con una messa a fuoco, graduale, sintomatica della confusione mentale del protagonista, spesso insonne; in uso anche i grandi movimenti di macchina, per ottenere una linguaggio ad hoc, con riprese “né troppo pulite né troppo sporche”, precisa il regista alla stampa. 

Oltre a un eccellente Zingaretti, si notano le performance di Francesco D’Amore (Corvino), diventato famoso per la sua interpretazione nella serie “Gomorra” e di Massimiliano Gallo (Buglione). 

“Perez” convince ed esalta il pubblico, non solo italiano, ma anche d’oltreoceano: è prevista anche una versione per gli Stati Uniti. Applausi a De Angelis e alla rinascita del cinema italiano!

Perez

di Edoardo De Angelis (94’), al cinema dal 2 ottobre

con Luca Zingaretti, Marco D’Amore, Simona Tabasco, Gianpaolo Fabrizio, Massimiliano Gallo

Perez – trailer

 

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