Teatro Quirino. Mi piaci perché sei così. Da non mancare. Recensione

ROMA – Sono molte le ragioni che rendono lo spettacolo in questi giorni al Quirino un incontro da non perdere.

Cominciamo dalla scenografia che subito accoglie lo spettatore: colorata, divertente, plausibile, movimentata, resa significativa dal chiarore e dall’ombra di luci dosate con sapienza. La bravura del regista e degli attori tutti. L’universalità della storia. Le musiche, classici di quella leggera, che accompagnano con classe un argomento attuale ed eterno. L’ironia che sfocia in un divertimento in cui si ride di gusto, pur identificandoci nei nostri stessi tic e malesseri.

“Mi piaci perché sei così” racconta di Marco e Monica (Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada) che si conoscono per caso a Parigi, a una fermata del metro, e che finiscono per sposarsi. Dopo l’entusiasmo dell’innamoramento, dopo la passione iniziale, come spesso accade nella vita – con eccezioni veramente rare – subentra la fatica del quotidiano, la noia del gomito a gomito, gli spazi diventano angusti, crescono le insofferenze, il sesso e l’amore rischiano di diventare un ricordo. La relazione sta per andare alla deriva e nel disperato tentativo di non farla naufragare i due si rivolgono ad uno psicologo. Il medico dell’anima proporrà loro una terapia di coppia sperimentale che, attraverso l’ipnosi, li farà vivere l’uno nei panni dell’altro: lui vedrà il mondo con gli occhi di lei, penserà con la testa della sua donna. Lei viceversa, guarderà e rifletterà, come se fosse al posto di lui. Completa la storia la coppia dei vicini di casa (Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari), personaggi che aiutano a sviscerare il tema dell’ipocrisia, del non detto, del fuoco che cova sotto la cenere, in una relazione fondata sulla paura e sull’abitudine. Quale sarà l’epilogo? Per scoprirlo, andate a vederlo.

Gabriele Pignotta, interprete e regista della piéce, ne è anche l’autore. Pignotta scrive con un umorismo non privo di significati profondi, mai volgare, in una parola con quell’ironia condita di intelligenza che rende un lavoro non solo accattivante, anche utile. Non a caso ha avuto un grande riscontro di pubblico e stampa nei principali teatri italiani con le opere precedenti “Scusa sono in riunione”, “Se tutto va male divento famoso”, “Una notte bianca”. Al suo fianco la persona giusta: Vanessa Incontrada, già sua partner nel  debutto cinematografico con il film Ti sposo ma non troppo tratto sempre da una piece teatrale di Gabriele Pignotta.

Teatro Quirino di Roma

Via delle Vergini 7

Sino al 22 febbraio

Enfi Teatro in collaborazione con Comedy Production

VANESSA INCONTRADA   GABRIELE PIGNOTTA

MI PIACI PERCHÉ SEI COSÌ
scritto e diretto da Gabriele Pignotta
e con Fabio Avaro   Siddhartha Prestinari

aiuto regia Valerio Groppa

musiche Stefano Switala

scene Tiziana Liberotti
costumi Agata Cannizzaro
luci Nino Napoletano
organizzazione Monica Di Napoli e Carmela Angelini

distribuzione Lostudiomartini

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