The Fighters. L’enigma di un film pluripremiato. Recensione. Trailer

ROMA – Avete presente le commedie romantiche anni Ottanta che si giravano in Italia con pochi mezzi tecnici e ancor meno idee creative? Ecco The Fighters sembra provenire proprio da quel decennio e da quel filone cinematografico.

E giusto per non essere frainteso vi dico che mi riferisco ai film di Nino D’Angelo ambientati a Napoli come Un jeans e una maglietta (per quanto abbiano fatto epoca e oggi siano dei cult, grazie soprattutto al talento musicale di Nino D’Angelo). In The Fighters, pur mancando la colonna sonora neo melodica, sono presenti tutti gli elementi di quei film: fotografia degli anni Ottanta, regia degli anni Ottanta, montaggio degli anni Ottanta, musica elettronica degli anni Ottanta (ben lontana dalla sonorità elettroniche che potrebbero sfornare Belocca o Dyro).

In questa pellicola ci sono degli elementi in più come la presenza della natura della regione delle Lande (nei film di Nino d’Angelo c’erano i Faraglioni di Capri e lo splendido golfo di Napoli) e una scuola paramilitare di sopravvivenza che fa il verso alla Dottoressa del distretto militare con Alvaro Vitali. 

Entrando più nello specifico posso evidenziare una scarsa presenza di dialoghi, e questo è un bene perché quei pochi dialoghi che si sentono fanno rimpiangere il silenzio dei protagonisti viste le banalità offerte alle orecchie degli spettatori. Il regista sembra avercela con gli animali, ma forse è solo una mia impressione suscitata dall’apparizione di un pesce intero frullato con il sangue che schizza nel contenitore in plastica, pulcini morti e congelati, un procione preso in trappola e arrostito, la carcassa di un cammello svuotata delle interiora per fare da riparo agli uomini in caso di tempesta di sabbia nel deserto. Elementi del tutto estranei alla narrazione. 

La filmografia francese ci ha abituato benissimo non so se ricordate registi del calibro di Kassovitz, Jeunet, Besson, Hazanavicius, che fin dagli esordi hanno proposto un nuovo modo di fare cinema, ma se questa è la nuova generazione di registi e sceneggiatori francesi allora noi italiani abbiamo una buona possibilità di surclassare i cugini d’oltralpe anche con un mediocre cinepanettone. Per chi si chiedesse il perché di tutti i premi vinti da questa pellicola, non posso far altro che annoverare la cosa tra i Grandi Misteri, al pari delle sparizioni di navi e velivoli nel triangolo delle Bermude e il manoscritto di Voynich.

DATA USCITA: aprile 2015

GENERE: Commedia romantica

ANNO: 2015

REGIA: Thomas Cailley

SCENEGGIATURA: Thomas Cailley, Claude Le Pape

ATTORI: Adèle Haenel, Kévin Azaïs, Antoine Laurent,Brigitte Roüan, William Lebghil, Thibaut Berducat

FOTOGRAFIA: David Cailey

MONTAGGIO: Liliane Corbeille 

MUSICHE: Lionel Flairs, Benoit Rault, Philippe Deshaies

PRODUZIONE: Nord-Ouest Films

DISTRIBUZIONE: Nomad Film Distribution

PAESE: Francia

DURATA: 98 Min

The fighters – Trailer

 

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