“Marguerite”. Geniale, snobbato da Venezia. Recensione. Trailer

PARIGI –  “Marguerite” è una ricca  signora di mezza età che vive in una splendida villa, nella campagna francese, con un marito che l’ha sposata per i suoi soldi e che la tradisce.

E’ profondamente innamorata della lirica e nel suo castello organizza rappresentazioni di beneficenza invitando gli interpreti migliori, lei stessa si crede dotata di un’ugola d’oro e intrattiene in privato gli amici con il canto. In verità Marguerite ha una voce da gallina strozzata, anche se nessuno in virtù del suo prestigio sociale ha mai avuto il coraggio di dirglielo. Il consorte, che pure si vergogna di lei, non le confessa il ridicolo per proteggerla dall’effetto che le farebbe la verità. La servitù, tra pietà e interesse,  asseconda la sua ossessione. Marguerite fantastica di essere una grande star e vuole vivamente diventarlo: soprattutto per farsi notare dal compagno di vita che ama e che la trascura. Un giorno, un giornalista imboscato ad uno dei  ricevimenti, le gioca il tiro diabolico di lodarla sperticatamente in un articolo. Da quel momento Marguerite si convincerà di avere un talento incompreso, avviandosi sulla strada delirante e pericolosa dell’esibizione in un teatro pubblico …

Ispirato alla vicenda reale dell’americana Florence Foster Jenkins, che tra gli anni dieci e quaranta, non consapevole di essere stonata,  divertì l’hight society con i suoi ridicoli recital privati,  incise dei dischi e grazie al potere economico riuscì persino ad esibirsi alla Carnegie hall, il film di Xavier Giannoli è una rivisitazione della realtà storica che, con una sceneggiatura di altissimo livello, diventa un archetipo del bisogno di eccellere per essere amati. Tra i pazienti di Carl Gustav Jung ci fu il famoso caso di una ragazza che si credeva una regina e che si arrabbiò con lo psicanalista quando questi la guarì. La maggior parte delle persone fa di tutto per farsi notare,  per affermare “esisto anch’io”,  e ciò accade soprattutto nel mondo degli artisti o degli pseudo tali, dove dimostrare il proprio talento è un imperativo. Essere grandi, un’ossessione per conquistare l’amore del mondo. 

Quante volte è successo, nelle migliore mostre cinematografiche, che pellicole orribilmente brutte avessero il plauso dei critici? Xavier Giannoli attraverso la metafora di un racconto fotografa la realtà dello spettacolo – non ha caso il film, pur meritevolissimo,  ha ottenuto a Venezia solo il coraggioso premio secondario  Padre Nazareno Taddei, istituito in memoria del gesuita studioso di cinema –  e dunque affondando il dito nella piaga, è possibile che il cinema stesso abbia preferito rimuovere il problema. Ma Marguerite è di più: è la tragedia del mondo inconsapevole del proprio limite, restio ad accettare la propria natura e di conseguenza condannato alla rovina.

Sontuoso e serico come pochi, il film è in distribuzione in pochissime sale. Consiglio di non perderlo. 

Titolo originale: 

Marguerite

Nazione: 

Francia, Repubblica Ceca, Belgio

Anno: 

2015

Genere: 

Drammatico

Durata: 

127′

Regia: 

Xavier Giannoli

   
 

Cast: 

Catherine Frot, Christa Théret, André Marcon, Michel Fau, Sylvain Dieuaide, Denis Mpunga, Aubert Fenoy

Produzione: 

Fidélité Films, Scope Pictures, Sirena Film

Distribuzione: 

Movies Inspired

Data di uscita: 

Venezia 2015 – In Concorso
17 Settembre 2015 (cinema)

Marguerite – Trailer

 

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