Dheepan. Palma d’oro a Cannnes. Recensione. Trailer

ROMA – Con una doppia apertura, la visuale maschile e femminile della guerra, lo spettatore conosce la tragedia di una guerra che disumanizza, tanto da rendere anche i sentimenti più elementari, sterili.

Mentre Dheepan brucia, sulla pira mortuaria dei suoi soldati, la sua uniforme ed indossa abiti da civile, senza guardarsi indietro. Yalini, invece, è alla spasmodica ricerca di qualcuno, di non ben definito, fino a quando non la vediamo trascinare una, piangente, bambina nella tenda dove si trova un funzionario e un silente Dheepan. Dheepan vuole sfuggire dall’ orrore della guerra, che ormai lacera il suo paese natio, lo Sri Lanka, ma per farlo deve fingersi un padre di famiglia, con moglie, Yalini, e figlia finte a seguito, così da poter abbandonare il paese e cercare una nuova patria.

Arrivati in Francia, la bambina cerca di integrarsi, imparando il francese, mentre i due adulti vivono nel loro mondo, nella loro lingua natale. Guardiano tutto fare, lui, di un complesso di palazzi della banlieu francese, e badante, lei, di un uomo invalido, per un attentato alla sua vita, i due si trovano invischiati in un micro mondo di criminalità a e droga. Rivivendo, così, il loro passato, solo che questa volta, oltre a non avere le armi, Dheepan, non capisce neanche coloro che lo minacciano: il gap linguistico è un ostacolo insormontabile.Mentre nessuno dei due, sembra, volersi prendere la responsabilità della piccola Illayaal, Yalini progetta di raggiungere la cugina in Inghilterra, nazione felice ai suoi occhi, dove poter avere un futuro felice, e dimenticare il suo passato, che non conosceremo mai.

Dheepan intanto sogna la pace, che si materializza, nelle sue fantasia oniriche, come un docile e mansueto elefante, che compare tra il fogliame di una foresta. In una simile spirale di falsità, dentro e fuori casa, circondati da tanta paura, e con cicatrici non solo fisiche, me anche emotive, i due protagonisti trovano un modo di comunicare, nel silenzio dei loro corpi. Le parole sarebbero inutili, in un mondo estraneo, di cui ne conoscono poche.

L’ happy ending, preceduto da scene tanto cruente , sembra fuori luogo.

Dheepan non è l’ eroe moderno, è il sopravvissuto, quello che fa qualsiasi cosa pur di non morire, che conosce tanto bene la morte, da sapere quanto vale la vita. E per questa lotta, senza arrendersi.

Vincitore della Palma d’ oro a Cannes.

In uscita dal 22 Ottobre 2015

Durata: 114

CAST ARTISTICO:

Dheepan: Antonythasan Jesuthasan

Yalini: Kalieaswari Srinivasan

Illayaal: Claudine Vinasithamby

Brahim: Vincent Rottiers

Youssouf: Marc Zinga

 Regia di Jacques Audiard

Dheepan  – Trailer

 

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