Teatro Parioli. “Uno sguardo dal ponte”, mix di rabbia, passione e sentimenti

Regia di Enrico Lamanna dal 26 Novembre al 13 dicembre

ROMA – Scritto da Arthur Miller nel 1955, un testo che riprende la storia vera e in chiave drammatica di milioni di italiani che sono immigrati nella magnifica New York dell’America degli anni cinquanta, sperando con grande difficoltà di trovare un futuro migliore, un mix di rabbia, di passione, di sentimenti che oscillano tra chiusure mentali e apertura alla nuova Vita.

Sebastiano Somma, intenso protagonista del dramma, ci fa vivere momenti forti, che toccano le corde di chi è lì in silenzio a vedere lo spettacolo. E’ il dramma interiore di Eddy Carbone e del suo amore verso la giovane nipote Caterina (Cecilia Guzardi) per la quale prova una protezione eccessiva, pronto a tutto pur di tenerla nella sua sfera di cristallo, anche a costo di trascurare sua moglie Beatrice, interpretata da Sara Ricci. L’affetto che Eddy prova per la nipote rimasta orfana è un amore che tocca la possessività e la sua gelosia supera ogni limite. Nel momento in cui Eddy ospita nella sua casa, Marco e Rodolfo, due fratelli siciliani immigrati clandestinamente interpretati da Andrea Galatà e Edoardo Coen, e si rende conto che tra quest’ultimo e la nipote c’è un’intesa che va oltre l’amicizia, la sua gelosia supera ogni razionalità. Eddy incredulo di tale sentimento, si convince che il giovane voglia sposare la nipote solamente per avere la cittadinanza americana. Tra i due sorgeranno incomprensioni e scontri sia verbali che fisici degenerando in un finale che lascia lo spettatore con il fiato sospeso. Ieri, domenica 13 dicembre ultimo giorno dello spettacolo, sono andata a vederlo, ero li seduta accanto a tantissima altra gente, ci ha commossi, arrivando dritto ai nostri cuori. Sentivo il pubblico che lo acclamava, lo applaudiva e non per ultimo ho visto scendere qualche lacrima da chi era seduto poco distante da me.

Sebastiano Somma è un uomo, un attore capace di toccare l’anima, poliedrico, in grado di passare da ruoli comici, a ruoli drammatici e impegnativi, una capacità che non tutti hanno! E lo fa con la sicurezza di chi ha studiato tanto ma ciò che più colpisce è la semplicità e l’emozione con cui affronta la vita, il suo pubblico. Potremmo definirlo l’amico della porta accanto, una volta tolti i panni di attore è sempre lo stesso uomo senza mai assumere il ruolo da divo, ma difendendo le cose in cui crede. Con un’aria familiare capace di mettere a proprio agio chi gli è accanto si dimostra sempre umile e con un contatto diretto con il pubblico. La sua carriera di attore lo vede protagonista in fiction di grande successo per la televisione, protagonista inoltre di numerose produzioni teatrali, è considerato uno degli attori più popolari del nostro panoramica artistico.

 

Condividi sui social

Articoli correlati