MILANO – L’arte di sopravvivere senza lavorare e facendo ciò che piace è il loro motto. Hanno trent’anni, nessuna voglia di crescere e entrare nell’etá adulta, superallergici alle responsabilità, un po’ affetti dalla sindrome di Peter Pan.
Paladini di una battaglia ideologica, immobilismo postadolescenziale costi quel che costi. Sono i protagonisti di “The Pills: sempre meglio che lavorare”, il film di Luca Vecchi, che uscirà nelle sale il 21 Gennaio. Invece di star dietro a stage e colloqui di lavoro preferiscono tirare a campare fumando sigarette, bevendo caffè e discutendo di Lady Oscar o Maria Antonietta. Lavorare per loro vorrebbe dire smettere di fare i The Pills ovvero smettere di credere in ciò che vorrebbero fare.
Luigi, Matteo e Luca si conoscono dall’infanzia. Luigi é la testa calda del gruppo, crescere per lui significherebbe non avere più la sveglia “quandopare” e il solo pensiero lo fa rabbrividire perché dice: “Una vita con la sveglia alle 7 e 30 non vale la pena di essere vissuta”.
Matteo é il più borderline del gruppo, alterna cinismo a umorismo, aggressivo e menefreghista, un pò misogino e appassionato di rap. Luca invece é il più realista e con i piedi per terra, più di tutti vorrebbe provare a crescere. Il film si ispira alla vita reale dei tre protagonisti Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi di Capua: “Abbiamo voluto raccontare i nostri inizi, quando dopo la laurea, trovavi solo lavori dove per 8 ore al giorno ti davano 800 euro. Così abbiamo deciso di fare le cose che ci piacevano, con i video girati in cucina “dice Luigi Capua”. All’inizio eravamo in miseria, ma mollare voleva dire rinunciare in qualche cosa in cui credevamo”.
Il produttore Pietro Valsecchi ha scommesso su un lavoro “artigianale” mosso dall’obiettivo di i cercare nuovi talenti. Un film a tratti un po’ acerbo, ma un’opera prima creativa e con buone potenzialità che sdogana a pieno titolo i tre personaggi dal web al Cinema.
Un film ironico che cerca di sdrammatizzare un problema che investe la nostra societá, ovvero la mancanza di un lavoro, che tocca anche sentimenti profondi, come l’ amicizia e l’amore. Un film che al botteghino potrebbe ricalcare l’ ultimo successo di Checco Zalone.
Regia: Luca Vecchi
Soggetto e sceneggiatura Matteo Corradini
Luigi Di Capua
Luca Ravenna
Luca Vecchi
Direttore fotografia Vito Frangione
Montaggio. Roberto Cruciani
Scenografia Daniele Frabetti
Produzione Pietro Valsecchi
Distribuito da Medusa