Teatro Sala Umberto. “Il professionista”, dark-comedy di Agnese. Recensione

ROMA – Gran debutto al Sala Umberto per il “Il professionista”, una dark-comedy scritta e diretta da Tommaso Agnese. Regista e sceneggiatore, torna dopo lo spettacolo teatrale SDC- SOLDI, DENARO, CONTANTI e l’opera “Mi chiamo Maya”, prodotta da MagdaFilm e RaiCinema in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Quest’anno il suo spettacolo è promosso e organizzato da “Fabrique du Cinéma”, la freepress dedicata al nuovo cinema italiano, nata nel 2011 dall’idea di una comunità di giovani cineasti, attori, registi, giornalisti, fotografi. 

Lo spettacolo racconta di Aron (Maurizio Tesei) che di professione fa il sicario al soldo di una famiglia malavitosa. Scosso dallo stress di una vita clandestina e schiavo dell’alcool una sera si imbatte in Juliet (Mimosa Campironi). Perde la testa per questa donna al punto tale che , da abile professionista del controllo, si ritrova a esssere un’ anima in pena. Il suo alter ego (Maro Rossetti) si materializza come ombra che lo perseguita e lo richiama a una vita futura scevra da violenza.  Juliet è inspiegabilmente sparita, ha lasciato solo una lettera d’addio. Lettera che porterà Aron a seguire i consigli di un curioso e misogino adulatore, infine spinto dall’odio a maneggiare la pistola. Debole davanti all’amore, sostiene di vivere in un mondo “marcio”. Il suo compito è “spegnere la luce alle persone che la civiltà non vuole più”.  In un grottesco gioco di coincidenze si ritrova impegnato in una nuova missione, quella di uccidere. In tale circostanza incontra Juliet. Il passato ha ormai compromesso la sicurezza presente e i suoi sentimenti. Nulla sarà più come prima. Il suo destino è segnato. Dovrà cadere in basso per scoprire “quello che non esiste” e sposare un cinismo da cui forse non si era mai separato.

Autore: Tommaso Agnese 

Compagnia: Fabrique du Cinéma 

Cast: Maurizio Tesei, Marco Rossetti, Mimosa Campironi, Luigi Di Fiore, Antonino Iuorio, Paolo Perinelli, Nicolas Paccaloni 

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