Teatro Brancaccio. Stomp: la rivincita dei rumori. Recensione

Bidoni della spazzatura che cozzano tra loro, scope che picchiano sul pavimento, piedi che sbattono a terra. Figurano certo tra i suoni meno nobili che possiamo incontrare nella nostra quotidianità, tanto che quasi sempre li chiamiamo in un altro modo: rumori. Ecco perché Stomp, particolarissimo spettacolo in scena al teatro Brancaccio di Roma, porta sul palco un vero e proprio prodigio, tramutando il sottofondo disarmonico tipico delle città in cui viviamo in un qualcosa di nuovo, armonioso e divertente.

“Puro ritmo urbano”, si legge nel sottotitolo, e in effetti il ritmo è il primo protagonista che interviene a riscattare i rumori per trasformarli in elemento artistico. Bidoni, scatolette, mani, piedi, scope e altri oggetti quotidiani diventano così strumenti musicali, suonati con maestria. Ma sarebbe un errore pensare che Stomp abbia a che fare soltanto con suoni e ritmo. Vero punto di forza dello spettacolo, è infatti il mix inedito e potente tra linguaggi diversi che si armonizzano tra loro. Insieme alla dimensione della performance musicale, infatti, si amalgamano quelle della danza e del teatro. Ogni gesto sonoro è inserito anche in un’armonia di movimenti del corpo, con vere e proprie coreografie che toccano anche note acrobatiche. E al dialogo di suoni e danze, si aggiunge anche un registro recitativo che rimanda direttamente al cinema muto, e che dà vita a scenette divertenti che raccontano piccole storie e portano alla luce stati d’animo. Un insieme sorprendente, che si incardina su un nucleo in cui desta già di per sé sorpresa il movimento quotidiano che si trasforma in azione musicale. Come nel caso del lavello coi piatti dentro, che improvvisamente, tra lo sfregare dei guanti e lo sbattere delle pentole, diventa un ensemble di percussioni dagli echi esotici.

Il tutto incorniciato da una scenografia che, tra ruote appese, graffiti e cartelli stradali, richiama in maniera inequivocabile quello spazio urbano che sta all’origine dell’idea di Stomp. E anche nel caso degli sfondi, non siamo di fronte a una semplice cornice: l’ambiente diventa di fatto un’altra fonte sonora, dando ulteriore prova di come tutto, persino l’oggetto più umile, possa essere nobilitato da uno sguardo diverso e creativo.

Questo spettacolo, ideato e diretto da Luke Cresswell insieme al compositore Steve McNicholas, ha visto la luce nel 1991 a Brighton, e da allora ha riscosso successi sia tra il pubblico che tra la critica, passando di fatto da esperimento teatrale a fenomeno di risonanza globale. Anche alla prima dello scorso 9 maggio non sono mancati gli applausi da parte di spettatori che hanno battuto le mani non solo in segno di apprezzamento, ma anche per prendere parte in prima persona all’esperienza musicale di Stomp, coinvolti e guidati con ironia e abilità dai ballerini-musicisti. Un’esperienza sicuramente insolita, che vale la pena assaporare fino in fondo.

Leonardo Rafanelli

Stomp – Puro ritmo urbano

Creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas

Coreografia: Luke Cresswell

Presentato da Stomp Productions e Glynis Henderson Productions, in collaborazione con Terry Chegia

Dal 9 al 20 maggio 2017

Orario spettacoli:

Serale – Da martedì a sabato ore 21

Pomeridiana – Sabato e domenica ore 17

TEATRO BRANCACCIO

Via Merulana, 244, 00185 Roma

Tel: 06 80687231

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