Sala Umberto. “Il pomo della discordia”, arguta satira sull’omofobia. Recensione

ROMA – Il sipario si apre sul salotto accogliente e colorato, riprodotto da una sapiente scenografia, di una famiglia della buona borghesia napoletana dove fervono i preparativi per i trent’anni del figlio Achille.

Gli invitati – insieme alla madre Angelica e alla sorella del festeggiato – sono Manuel, estrosa transessuale, Marianna psicologa del nucleo familiare, Oscar bizzarro e ambiguo vicino, Sara prima e unica fidanzatina di Achille, Christian il fidanzato segreto di Achille. Colui che compie trent’anni, in vita sua non ha mai fatto outing perché è terrorizzato dal padre (Carlo Buccirosso), notaio intransigente e bacchettone che, malgrado sospetti la verità, non nasconde la propria omofobia e ha un atteggiamento sprezzante verso tutte le forme di diversità. La volontà di Achille di ridursi il pomo d’Adamo, per il padre simbolo maschile per eccellenza, sarà la scintilla che farà traboccare il vaso e minaccerà la tenuta dell’intera famiglia …

Carlo Buccirosso si rifà al mito de “Il pomo della discordia” ovvero la mela lanciata da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti. Eris, per vendicarsi del mancato invito, aveva inciso sul pomo la frase “Alla più bella”, causando una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza. Nella famiglia in questione il pomo della discordia ruota intorno alla diversità di vedute su ciò che è considerato rispettabile e bello delle inclinazioni sessuali. Tutti, tranne il padre, sono per la tolleranza e l’accoglienza di ogni diversità, il rigido notaio invece non concepisce che ci si differenzi dall’ordine costituito.

Carlo Buccirosso ha creato una parodia divertente e precisa della mentalità omofobica, riuscendo a unire alla leggerezza dello stile la capacità di far riflettere il pubblico su molti pregiudizi tutt’oggi diffusi. Lo spettacolo, che dura oltre due ore e mezzo, scorre veloce perché si ride dall’inizio alla fine. Maria Nazionale, nel ruolo di mamma Angela, convince ed emoziona, in particolare quando canta con la sua bella voce. C’è da aggiungere che, assieme a Carlo Buccirosso e Maria Nazionale, tutto il cast è affiatatissimo e riesce a coinvolgere il pubblico. Gli spettatori della Sala Umberto di Roma hanno battuto le mani a lungo e con calore.

CARLO BUCCIROSSO 

IL POMO DELLA DISCORDIA

CON MARIA NAZIONALE

E CON (IN ORDINE DI APPARIZIONE)
MONICA ASSANTE DI TATISSO | GIORDANO BASSETTI 

CLAUDIAFEDERICA PETRELLA | ELVIRA ZINGONE | MATTEO TUGNOLI MAURO DE PALMA | PEPPE MIALE | FIORELLA ZULLO

E CON LA PARTECIPAZIONE DI GINO MONTELEONE 

SCRITTO E DIRETTO DA
CARLO BUCCIROSSO

PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO

Fino al 4 FEBBRAIO 2018

Teatro Sala Umberto di Roma

martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da 38€ a 28€

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