Teatro Eliseo. Arriva “Miseria e nobiltà”, classico con echi attuali

ROMA – Va in scena al teatro Eliseo di Roma dal 27 dicembre al 20 gennaio 2019 un grande classico di Eduardo Scarpetta con adattamento di Lello Arena e Luciano Melchionna: “Miseria e nobiltà”. Cui protagonista è il noto personaggio di Felice Sciosciammocca (Lello Arena), scrivano del teatro San Carlo che vive in cronica mancanza di cibo e soldi. A Felice Sciosciammocca la grande chance sembra arrivare quando il figlio di un marchese bussa alla sua porta per chiedere aiuto a causa di traversie sentimentali legate alla differenza di rango: posizione sociale cui si attribuisce alta qualità umana. Sarà vero?

Non è un caso che la decisione di riproporre a teatro quest’opera tragicomica – alla quale non sfugge l’associazione con il film di Mauro Mattoli del 1954, interpretato da Totò e Sofia Loren – sia maturata in un periodo in cui di miseria si torna a parlare, anche se il regista Luciano Melchionna specifica di aver ritenuto “inutile forzare la mano al testo, pur se dell’attualità giungono echi”. Uno spettacolo che rispetta il lavoro originale – ha spiegato Melchionna in conferenza stampa – recuperandone l’universalità del messaggio. Uno spettacolo nel quale il pubblico di oggi si é identificato se – come ha raccontato Lello Arena – giunge all’Eliseo gravido di successi.

Il personaggio di Felice Sciosciammocca, alias Lello Arena, per aiutare il figlio di un marchese innamorato di una ragazza plebea, dovrà fingersi nobile agli occhi del futuro suocero per favorirne il matrimonio.  Situazione che Lello Arena commenta così: “Un tema questo che, secondo me, c’è anche oggi ed è molto profondo, perché può succedere che per miseria e bisogno si debba per denaro diventare qualcosa che non si è. Nella nostra civiltà siamo soggetti spesso alla tentazione di sopperire alla mancanza di denaro e soddisfazione dei nostri bisogni, vendendoci in maniera un po’ spiccia, trasgredendo quell’umanità e dignità che ogni essere umano invece dovrebbe avere”. Maria Bolignano, che in “Miseria e nobiltà” è Luisella, precisa: “La miseria di cui si parla non è solo materiale, ma anche miseria dei sentimenti ed è qui che sta l’universalità di Scarpetta”.  Giorgia Trasselli, che recita Concetta, ricorda che siamo in un periodo di crisi grave e la miseria nella rappresentazione sarà evidente con una simbologia che desterà stupore. Tonino Taiuti, che interpreta Gaetano, sottolinea il valore della regia: «Melchionna è stato maieuta di quel che nemmeno sapevi di avere e che dà anima al personaggio». 

Regista e protagonisti affermano che gli echi della nostra attualità giungeranno attraverso il riferimento a emigrazione, bisogno di lavoro, necessità di crescita culturale, finanche mancanza di un’idea romantica dell’amore.  Lello Arena conclude chiarendo come “la miseria é anche in una società che istilla la paura dell’altro, é in chi non si emoziona di fronte a un’opera d’arte: una miseria umana per la quale non si può che provare compassione”.

Teatro Eliseo  dal 27 dicembre al 20 gennaio 2019

Lello Arena

in

MISERIA  E NOBILTA’

di Eduardo Scarpetta

adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna

con

Maria Bolignano, Tonino Taiuti, Giorgia Trasselli
e con

Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta,
Alfonso Dolgetta, Sara Esposito, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabio Rossi, Fabrizio Vona

ideazione scenica Luciano Melchionna

scene Roberto Crea
costumi Milla
musiche Stag
assistente alla regia Ciro Pauciullo

Regia Luciano Melchionna

Coproduzione Teatro Eliseo, Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

con Tunnel Produzioni

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