I Tesori del cuore: spiritualità e amore fusi nell’arte

“I tesori del Cuore” è uno spettacolo di musica da camera, danza e poesia ideato dalla violinista albanese Anyla Kraja e scritto a quattro mani dalla regista Angela Ceruti e l’attore Alen Xhafa con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia, che rimette al centro dell’arte: le emozioni e la spiritualità, andato in scena il 14 dicembre al teatro Quirino di Roma.

Un concerto prodotto e promosso dall’associazione culturale Nam Art di cui la Kraja è presidentessa che favorisce l’integrazione internazionale tra culture diverse. 

A presentare la serata in prima assoluta il conduttore e attore Livio Beshir, che presentando il progetto accoglie Anila Bitri Lani, ambasciatrice albanese in Italia, che ringrazia tutti i partecipanti e i promotori dello spettacolo per ridonare lustro all’Albania, paese prostrato dagli effetti del sisma del 26 novembre e la seguente scia sismica. «È stato un onore patrocinare questo concerto, affinché sia anche una vera e propria preghiera per l’Albania. Colgo l’occasione per ringraziare gli italiani e gli italo-albanesi per la loro vicinanza, solidarietà e generosità dopo il sisma che ci ha colpito duramente.»

Si tratta appunto di uno spettacolo in cui la diversità diventa bellezza e integra in uno unico più linguaggi artistici: la musica da camera, la danza, la parola e il gioco di luci. Un inedito percorso artistico ideato da Anyla Kraja, che coinvolge anche C. Debussy in maniera del tutto inedita tradotto in balletto grazie alle coreografie di Diana Ferrara, per aprire a un pubblico sempre più vasto. “Una scommessa vinta è stata riuscire ad abbinare la danza alla musica da camera, in modo da introdurre il pubblico a un linguaggio più elitario reso accessibile a tutti”. Aggiunge Angela Ceruti, sceneggiatrice e regista dello spettacolo: « Il respiro universale dell’arte è possibile solo se il cuore abita ogni nota, ogni passo, ogni parola che nasce sul palco: è questa la profonda convinzione che anima lo spettacolo e si riflette nei suoi testi”.

Coreografie sulle note appunto di Debussy, Chopin, J.S.Bach, G.Faurè, J.Massenet, F.Chopin, J. Williams e di F. Liszt che emozionano e coinvolgono lo spettatore in un lirismo e romanticismo senza tempo. Straordinaria è la performance di Anyla Kraja che con abito brillante e un portamento regale, diffonde una melodia ineffabile tale da definirsi “paradisiaca”.

Applausi senza fine per una performance intensa e a tratti straziante per il turbinio di emozioni che suscita tanto da riuscire a stento a trattenere le lacrime. Non da meno è l’accompagnamento al piano di Fausto Di Cesare, che esalta il violino senza mai sovrastarlo, in modo da far emergere la competenza e il lirismo della Kraja, già ambasciatrice nel sostegno delle campagne della FAO per l’alimentazione. 

Una menzione speciale ai giovanissimi danzatori dell’Astra Ballet della scuola di Diana Ferrara, che hanno spaziato dalla mezza punta al vero e proprio balletto classico ( specialmente con C. Debussy); bravi tutti ma ancor di più gli uomini, che regalano al pubblico anche sorrisi e interpretazioni da ballerini consumati, con scioltezza ed estrema fluidità dei movimenti. 

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