“The dissident”: su Miocinema il film del premio Oscar Bryan Fogel sul caso Khashoggi

“The dissident”, lo sconvolgente film del premio Oscar Bryan Fogel sull’assissinio di Jamal Khashoggi , accolto con una standing ovation al Sundance Film Festival 2020,   è stato  acquisito solo dal distributore indipendente Briarcliff Entertainment, visto in appena 200 sale anche per colpa della pandemia e poi snobbato da Netflix e Amazon. In Italia è distribuito da Lucky Red e si può vedere in esclusiva sulla piattaforma “Miocinema”.  

La registrazione sonora dell’omicidio del giornalista arabo saudita nel documentario non lascia dubbi: è stato prima soffocato, poi fatto a pezzi con una motosega.  In questi giorni, sono state rese pubbliche per decisione di Joe Biden le conclusioni del rapporto dei servizi segreti americani sull’efferato omicidio del 2018, la CIA indica in Bin Salman il mandante. Il film racconta questa storia tanto reale quando assurda.

 “The dissident”, finanziato dall’Human Rights Foundation, è un’indagine dettagliata nella quale il regista scopre le colpe del regime saudita.  Ricostruisce i fatti attraverso la testimonianza di Omar Abdulaziz, studente arrivato in Canada nel 2009 e, dopo le sue critiche alla repressione saudita, privato della borsa di studio e rimasto a Montreal grazie all’ asilo politico. Khashoggi e Abdulaziz iniziarono a collaborare a cavallo tra il 2017 e il 2018, Khashoggi era da poco arrivato negli Stati Uniti a seguito di un giro di vite sui diritti umani nel suo paese. 

I due portavano avanti progetti per la libertà di espressione in Arabia Saudita, elaborando programmi per contrastare il controllo saudita sui social media.   Khashoggi era anche editorialista del Washington Post. Il film, insieme alla sua attività per i diritti umani, racconta episodi privati di Khashoggi, il divorzio chiestogli dalla moglie che si sentiva in pericolo. La sua angoscia della solitudine. In un’intervista video un gatto lo disturba saltandogli in grembo e il riso del giornalista, condannato a morte, stringe il cuore. Poi l’incontro di Khashoggi con Hatice Cengiz, una studentessa turca e la decisione di sposarsi. 

Khashoggi va al consolato saudita di Istanbul per ottenere un documento che attesti il suo divorzio per unirsi nuovamente in matrimonio. I funzionari sauditi gli dicono di tornare a ritirarlo il 2 ottobre. Il 2 ottobre 2018 Hatice Cengiz lo attende fuori del consolato, ma Jamal Khashoggi non tornerà più.“The Dissident” avanza con la suspense del thriller, la commozione delle vicende umane e pare incredibile che la storia sia vera. Un brutto affare di denaro, tirannia, tecnologia usata per controllare mente e corpo di chi pensa con la propria testa. The Dissident mostra che nel mondo di oggi il prezzo da pagare per la libertà è ancora altissimo.

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