Pesaro film fest 57. Gli anni ’70, il concorso per la critica, la scuola allo schermo

Un festival può essere considerato un corso universitario, un master, uno stage: molte le sollecitazioni che sono fonte di apprendimento e coinvolgono i più giovani a cimentarsi nei rami del settore, per fare un esempio quello della critica.

Chissà che tra coloro che vi prendono confidenza  non scoppi un innamoramento che porta più lontano. Il cinema insegna la storia, tra le proposta della cinquantasettesima edizione della Mostra di Pesaro c’è  del  materiale raro e prezioso girato negli anni ’70, che documenta un periodo del nostro recente passato.

Collettivo Cinema Militante di Milano – 50 anni dopo

L’esperienza di cinema militante, nata in seno ai movimenti del post-’68, trova la sua più organica espressione nel Collettivo Cinema Militante di Milano che, al contrario dei gruppi “extra-parlamentari”, non aveva referenti politici diretti, e si muoveva in maniera autonoma, esprimendo una maggiore libertà operativa e linguistica. Del materiale girato in quegli anni restano 17 tra film e frammenti, recuperati da Ranuccio Sodi e digitalizzati da Cineteca Nazionale – Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea. Essi raccontano un periodo storico fondamentale del nostro recente passato: quel decennio che parte dalle grandi contestazioni della fine degli anni Sessanta, attraversa l’autunno caldo, si confronta con la strategia della tensione prima e con gli “anni di piombo” poi. Si tratta di film girati con pochi mezzi da cineasti in erba, studenti, operai e intellettuali “democratici”, con l’intento di documentare cosa accadeva intorno a loro. La Mostra proporrà tre titoli: Maggioranza silenziosa (1972) che racconta la manifestazione e gli scontri occorsi davanti al Castello Sforzesco di Milano l’11 marzo 1972 (alcune scene saranno poi usate da Marco Bellocchio per Sbatti il mostro in prima pagina), Bologna 77 (1977), una sperimentazione sull’utilizzo del Super 8mm nella documentazione militante durante il “Convegno contro la repressione”, e Pagherete caro pagherete tutto (1975), sorta di “instant movie” che racconta il periodo più tragico nella storia dei movimenti extra-parlamentari milanesi.

La formazione del nuovo pubblico: scuole e università, studenti e ricercatori.

Concorso (Ri)montaggi. Il cinema attraverso le immagini 

Torna il primo concorso in Italia aperto agli studenti universitari e dedicato alla forma di critica cinematografica del video essay. I curatori Chiara Grizzaffi e Andrea Minuz selezioneranno cinque video tra cui sarà scelto il vincitore da proiettare al festival.

Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica

In collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), la Mostra organizza un concorso per critici cinematografici – intitolato al fondatore Lino Miccichè – diviso in due sezioni: una per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e una per quelli universitari.

La scuola allo schermo – Progetto di formazione in collaborazione con la rete delle Piccole Scuole di INDIRE 

In collaborazione con INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) la Mostra partecipa all’iniziativa La scuola allo schermo fornendo una serie di film delle passate edizioni per una raccolta di risorse audiovisive rivolta ai docenti, ai dirigenti scolastici e a chiunque voglia approfondire i temi legati al mondo della scuola e della società italiana dal dopoguerra a oggi.

Archivio storico della Mostra

Nei suoi quasi 60 anni di storia, il Festival ha prodotto e raccolto un’enorme quantità di pubblicazioni, documenti, foto e materiali video di incredibile importanza scientifica e storica. A testimonianza di questo, il 12 giugno 2020 il MIC – Direzione Generale Archivi lo ha dichiarato archivio di interesse storico particolarmente importante. La Fondazione ha avviato un progetto di recupero, riordinamento e inventariazione dell’archivio che è pronto ad accogliere ricercatori e studiosi. 

Collaborazioni: MUBI + Teatri di vita

La Mostra ha avviato quest’anno due preziose collaborazioni per mostrare i suoi film in rete e dal vivo. La prima è con MUBI, la piattaforma dedicata al cinema d’autore per eccellenza. La partnership prevede un mese di abbonamento gratis alla piattaforma e un concorso che permetterà di vincere una notte a Pesaro. La Mostra ha stretto inoltre un sodalizio con la storica rassegna cinematografica dell’estate bolognese, Teatri di vita, dove proporrà una selezione dei film della 57a edizione.

Omaggio Cecilia Mangini

Per ricordare la scomparsa nel gennaio scorso di Cecilia Mangini, autrice con Lino Del Fra e Lino Miccichè del fondamentale All’armi siam fascisti!, il festival proietta Quando vedrete il mio caro amore di Alessandro Scippa con il brano omonimo rivisitato da Canio Loguercio e con un montaggio di immagini di Mauro Santini che omaggiano il cinema della prima documentarista italiana.

Evento bruno cesari

Durante la Mostra si terrà una cerimonia nella quale la vedova Laura Curelli consegnerà al Comune di Pesaro i premi e i riconoscimenti ottenuti in tutta la carriera da Bruno Cesari, scenografo nativo di Pesaro, a cui era già stata dedicata una piazzetta nel 2011, tra cui il Premio Oscar vinto per L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci che verrà conservato ed esposto al Teatro Sperimentale.

La sigla e il manifesto

La sigla e il manifesto di quest’anno, realizzati rispettivamente da Donato Sansone e Michele Bernardi, vogliono rendere omaggio al cinema e alla sua forza immaginifica dopo il tremendo periodo attraversato dal settore. Donato Sansone, uno dei maggiori animatori italiani contemporanei, ha creato una sigla originale che, ancora una volta, sorprende per la commistione e la sperimentazione fra tecniche d’animazione tradizionali e digitali. Michele Bernardi, che sarà protagonista – insieme a Magda Guidi – di un focus della sezione Corti in Mostra, ha invece rielaborato una celebre scena di Ladri di biciclette di Vittorio De Sica con la tecnica del pittorico digitale. 

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