PESARO – E’ sicuramente il film meno riuscito di Liliana Cavani, che suscitò pareri discordanti fra il pubblico cinematografico così com’era successo all’omonimo romanzo di Curzio Malaparte quando fu pubblicato nel 1946, del quale è una fedele trasposizione.
Nel descrivere la Napoli del dopoguerra, distrutta dai bombardamenti, violata dagli occupanti alleati, minacciata perfino da un’eruzione del Vesuvio, lo scrittore aveva calcato la mano sulle sensazioni più forti, e la regista non aveva fatto di meno pensando fosse suo compito non cambiare il registro narrativo di un libro che aveva fatto scalpore più che suscitare stupore.
Ne è nata una produzione faraonica, dal costo proibitivo difficilmente recuperabile dagli incassi modesti, con attori star del calibro di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Burt Lancaster, Ken Marshall: tutti danno vita ad una serie di bozzetti, allora sproporzionati, dove la regia ha indugiato sul sensazionalismo mancando lo spirito del romanzo che non voleva essere solo una rappresentazione granghignolesca ma il ritratto sofferto di una città all’inferno. Vederlo tanti anni dopo può essere utile a capire se e come sia cambiata la sensibilità dello spettatore nel tempo.
Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro
Cinema in Piazza
Mercoledì 23, 21:00h – La pelle (1981), 131’