Teatro Quirino, Gabriele Lavia si confronta con “Le leggi della gravità”

 

Ancora pochi giorni, fino al 14 novembre, per seguire dal vivo Gabriele Lavia e la compagna e attrice Federica Martino al teatro Quirino di Roma in “Le leggi della gravità”, protagonisti di questo spettacolo contemporaneo tratto dal romanzo di Jean Teulé “Le lois de la gravité” (Le leggi della gravità) che apre la stagione della storica sala di Fontana di Trevi.

Un atto unico di un’ora e mezza concepito e diretto dallo stesso Gabriele Lavia, grande estimatore del romanziere e sceneggiatore francese. La pièce narra la storia di una donna che una notte di cattivo tempo va al commissariato del suo quartiere e confessa l’assassinio del marito avvenuto una decina di anni prima: dichiarando, invece, di averlo spinto-lei-giù dal balcone, poco prima che il caso andasse in prescrizione. 

In una nota di regia, Lavia racconta: «Una notte di freddo e di pioggia. A Le Havre, in Normandia. Una donna entra in un commissariato .C’è un vecchio commissario che sta per andare in pensione. La donna viene ad autodenunciarsi. Ha ucciso il marito dieci anni prima. Lo ha spinto giù dal balcone, undicesimo piano. La legge di gravità è ineludibile. Nove e ottantuno metri al secondo. Ma la legge di gravità dell’essere “esseri umani” qual è? Alla legge fisica di gravità non si può sfuggire. Ma a quella metafisica? A quella dell’essere umano? La legge non misurabile dell’amore, del dolore, della rabbia, del senso di colpa, del fallimento, della incertezza dell’essere, non è meno ineluttabile dei nove e ottantuno metri al secondo. L’uomo cade nella vita. Cade nel suo dolore, come cade nella felicità e nel successo. L’uomo cade, precipita nel fallimento (da fallere, cadere) e fa male. In una notte freddissima un uomo e una donna prendono coscienza delle loro cadute. Ma vivere forse è la presa di coscienza dei propri “dolorosi” fallimenti»

Effimera presenta al Teatro Quirino di Roma sino al 14 novembre
“Le leggi della gravità” 

adattamento e regia di Gabriele Lavia

Atto unico dal romanzo di Jean Teulé “Les lois de la gravité”
con  Gabriele Lavia Federica Di Martino Enrico Torzillo
scene Alessandro Camera
costumi Andrea Viotti
musiche Antonio Di Pofi
luci Giuseppe Filipponio

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