Da vedere “Il male non esiste”, Orso d’oro al festival di Berlino 2020

Finalmente, dal 10 marzo, è approdato nelle sale l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino 2020, ossia “Il male non esiste” che aveva affascinato la giuria del premio tedesco nel corso della sua settantesima edizione

Regista di “Sheytān vojud nadārad”, titolo originale, è Mohammad Rasoulof, director iraniano le cui qualità artistiche erano emerse sin dagli esordi dietro la macchina da presa quando, nel 2002, aveva ottenuto il premio come miglior opera prima al Fajr International Film Festival con “Gagooman”, per poi proporre la premiere del suo “L’isola di ferro” al Festival di Cannes 2005. Il suo impegno politico, che si è tradotto nell’orgogliosa opposizione alla dittatura del suo paese, l’ha portato a essere imprigionato, per dodici mesi, dal regime di Mahmud Ahmadinejad per “atti e propaganda ostili alla Repubblica islamica dell’Iran”, per poi essere assolto riuscendo, in seguito, a far trionfare la sua arte con “Be omid e didar”, pellicola vincitrice de “ il Prix de la mise en scène” (ossia il premio alla miglior regia) nel segmento “Un Certain Regard” della 64ª edizione del Festival di Cannes.

Distribuito da Satine Film, con il patrocinio di Amnesty International Italia, “Il male non esiste” è un prodotto che scandaglia le coscienze per osservare l’etica umana, trattando temi senza tempo come la pena di morte, che per essere eseguita necessita di persone che la compiano, o le pesanti linee di demarcazione cui è assoggettata la libertà del singolo in una dittatura.

Mohammad Rasoulof impernia la sua produzione cinematografica sulla potenza morale, sull’attitudine e possibilità di fronteggiare le intimidazioni e i danni incombenti di un regime dispotico. Egli svolge il suo tema attraverso quattro vicende di vita, legate ineluttabilmente e tragicamente tra loro, con i protagonisti a dover giungere ciascuno a una decisione che intaccherà le proprie storie personali e quelle delle persone a loro prossime.

Nel primo dei quattro capitoli (“Il Diavolo non esiste”), Il 40enne Heshmat (incarnato da Ehsan Mirhosseini, attore e regista conosciuto per” District Terminal”, del 2021, “There Is No Evil”, del 2020 e “Kulturzeit”, del 1995) è un coniuge e genitore gentile, con un grande senso del dovere, disponibile e conciliante con tutti. Ma una zona oscura pesa sulla sua vita: l’impiego, di cui nessuno sa niente, che egli svolge ogni notte fuori casa.

“Lei ha detto: lo puoi fare” è il titolo della seconda delle quattro storie ritratte, con al centro Pouya, (interpretato da Kaveh Ahangar, attore e scrittore che abbiamo potuto apprezzare nel 2017 in “This Was Life”, nel 2016, in “Pulse” e, nel 2003 in “Banoo-ye man”), giovane ragazzo che ha deciso di fare il servizio militare per cambiare vita ed espatriare con la propria fidanzata. Ma, una notte, i suoi superiori gli impongono di uccidere un condannato, ingenerando in lui una profonda crisi che lo porterà a dover decidere tra la propria felicità che passa amaramente per l’uccisione del condannato e abbandonare i propri sogni.

“Compleanno” è la terza parte della pellicola ed è incentrata su un giovane soldato, Javad (reso sullo schermo da Mohammad Valizadegan, noto per “Lady of the City”- del 2020-, “Jamshidieh”- del 2019- e “Roshan”- del 2020) che prende tre giorni di licenza per andare al paese della fidanzata e chiederle la mano, festeggiandone al contempo il compleanno, senza però avvertila del suo arrivo. Ma, giunto sul posto, inaspettatamente, assisterà a una cerimonia commemorativa di una persona, messa a morte pochi giorni prima e legata alla famiglia della fidanzata. Una persona di cui non conosceva l’esistenza e l’identità, che si rivelerà essere tragicamente connessa con Javad, travolgendo la storia dei due fidanzati.

“Baciami” è il momento finale, con una coppia di mezza età, composta da Bahram (interpretato da Mohammad Seddighimehr, visto anche in “ The Sad Widows of the Warlord”, del 2016 e “There Is No Evil”, del 2020) e Zaman (nelle cui vesti troviamo Jila Shani) che attendono all’aeroporto la nipote Darya (interpretata dalla giovane attrice Baran Rasoulof, figlia del regista del film), partita dalla Germania. Bahram, medico messo al bando dalla sua professione, ritiratosi con Zaman, in un paesino dove si occupa di apicoltura, gravemente malato, vuole svelare alla nipote un segreto che conserva da venti anni, la cui rivelazione potrebbe sconvolgere la vita di Darya. 

Un film che si compone di quattro episodi che pongono i protagonisti di fronte a scelte potenti e profonde, generate da situazioni figlie di dinamiche senza tempo e universali, dove le coscienze si scontrano con la realtà e con essa decidono il percorso. 


Regia di Mohammad Rasoulof. Un film con Ehsan MirhosseiniShaghayegh ShoorianKaveh AhangarAlireza Zareparast.  Titolo originale: Sheytan vojud nadarad. Titolo internazionale: There is no Evil. Genere Drammatico, – GermaniaRepubblica cecaIran2020durata 150 minuti. Uscita cinema giovedì 10 marzo 2022 distribuito da Satine Film.

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