Rendez vous. Nuovo cinema francese. “Madeleine Collins”: un mistero intrigante

ROMA – Può una donna nascondere con il lavoro la sua tormentata vita privata? Gli uomini lo fanno spesso, con vari risultati, ma una donna, per di più giovane e bella, come se la cava con una doppia vita?

Per rispondere a questa impegnativa domanda il regista francese cinquantenne Antoine Barraud, alla sua terza prova nel lungometraggio dopo una lunga esperienza nel cortometraggio e nel documentario, ha scritto prima in un libro poi in un film la storia di Madeleine Collins, una bionda affascinante che si muove tra Francia e Svizzera vantando, o simulando, molti lavori: interprete simultanea, casa editrice, public-relations ad alto livello.

 Ma si chiama davvero Madeleine? Difficile dirlo perché c’è un falsario che per lei sforna documenti con nomi di fantasia: con un marito ha un nome, con un amante un altro, sarà poi un agente della stradale a prenderla in castagna. Ma il problema non è solo il nome: sono le due case in cui abita, una volta in Svizzera, una volta in Francia, i figli, due da una parte, una piccolina dall’altra, e tutti la chiamano mamma e la reclamano, mentre la salute comincia a declinare e la confusione mentale a crescere. Fino all’imprevedibile, sofferto finale, dopo alterne, drammatiche vicende che coinvolgono anche una bimba, una piccola attrice in erba che commuove lo spettatore più sensibile.

 Un personaggio femminile arduo da creare e soprattutto non facile da gestire per tutto lo svolgimento del film. Ma Antoine Barraud è stato in questo molto abile, come bravissima è anche la protagonista, Virginie Efira, una belga che viene dalla tv e che ha già sulle spalle una nutrita filmografia: i suoi primi piani sono molto espressivi e rendono bene il dramma interiore del personaggio, una donna dalla doppia vita di cui, oltre tutto, non si sente responsabile. Fra gli altri interpreti meritano di essere citati Bruno Salomone, Quinn Gutierrez e la non più giovanissima ma ancora stella del cinema francese Jacqueline Bisset in un ruolo da comprimario.

 Il film è nella rosa dei titoli scelti per il Festival del cinema francese in svolgimento al romano cinema Nuovo Sacher. I nostri cinefili amanti del cinema transalpino sono avvertiti.

1 aprile h. 15.30

al Cinema Nuovo Sacher

Largo Ascianghi 1 Roma

Genere:Drammatico, Thriller

Anno:2021

Regia:Antoine Barraud

Attori:Virginie Efira, Quim Gutiérrez, Bruno Salomone, Jacqueline Bisset, François Rostain, Loïse Benguerel, Thomas Gioria, Valérie Donzelli, Nadav Lapid, Nathalie Boutefeu, Mona Walravens

Paese:Francia

Durata:102 min

Distribuzione:Movies Inspired

Sceneggiatura:Antoine Barraud

Fotografia:Gordon Spooner

Montaggio:Anita Roth

Musiche:Romain Trouillet

Produzione:Les Films du Bélier

Condividi sui social

Articoli correlati