Rendez Vous. Nuovo Cinema francese. “Arthur Rambo – Il blogger maledetto”, un film che fa riflettere

Ispirato alla storia vera di Medi Meklat, è un film che addita   il lato negativo dei social network, ma non solo.

Dovrebbero vederlo e rifletterci quelli che, autentici leoni da tastiera, affidano al web i pensieri anche più assurdi purché colpiscano il nemico di turno. Ma il film va oltre, non si limita a denunciare un fenomeno di costume peraltro deprecato, è soprattutto una riflessione amara sulle difficoltà di comunicazione che affliggono una società votata alla trasmissione sociale. Sembra che oggi sia possibile sapere tutto di tutti, scambiarsi pareri e idee con grande facilità: il web è fulmineo, non fai in tempo a consultarlo e sei già al centro della polemica, spesso gratuita, spesso incolpevole. Nessuna possibilità di ripensamento, tanto meno di rettifica. E spesso gli altri non capiscono cosa volevi dire.

Karim D. è un giovane scrittore algerino che in Francia ha pubblicato un libro di grande successo, un’autobiografia attraverso il ritratto della madre, uno spaccato sull’emigrazione in Francia, che è piaciuto: l’editore, oltre alle ristampe, gli offre di farne un film, addirittura di esserne il regista. E’ il suo momento, lo intervistano i giornali importanti, lo cerca la televisione delle rubriche letterarie, fra i suoi amici e conterranei è portato in trionfo. Fino al giorno in cui qualcuno, scorrendo sullo smartphone non scopre una serie di tweet deliranti, che il giovane Karim ha scritto, qualche anno prima, cedendo agli impulsi irresistibili di protesta di un giovane arrabbiato inneggiando all’antisemitismo, al terrorismo, al razzismo, all’omofobia, agli stupratori. Ce n’è abbastanza per finire in galera, ma soprattutto è la fine della sua popolarità. 

Perché lo ha fatto? gli chiedono tutti, l’editore la madre, gli amici, la fidanzata, i collaboratori. Ma lui non sa rispondere se non “è stata una provocazione, un esperimento artistico, ho voluto mettere la società alla prova”. Quei tweet dal contenuto aberrante (apparsi sotto lo pseudonimo Arthur Rambo, scelto perché è una via di mezzo fra il personaggio cinematografico del super-combattente e il poeta maledetto Rimbaud) oggi lo scrittore di successo li rinnega, non gli dà importanza dicendo “un tweet esiste se lo leggi, altrimenti è meno di niente”. Ma non basta: la stessa società che lo stava esaltando lo rifiuta, è la fine dello scrittore rivelazione, perché quei pensieri farneticanti, continuamente ritweettati cancellano agli occhi dei lettori il bel libro che ha scritto con tutt’altra ispirazione.

L’attento regista Lauren Cantet, non nuovo al cinema sociale, premiato con la Palma d’oro al festival di Cannes del 2008, ha fatto un ottimo lavoro, senza sbavature. Il protagonista Rabat Nait Oufella è un bel giovane dal sorriso malinconico ed è molto espressivo.   

Nell’ambito del festival del cinema francese che si volge al morettiano cinema Sacher di Roma, il film sarà in proiezione il primo aprile e uscirà sugli schermi il 28. 

A Cinema Nuovo Sacher

Largo Ascianghi 1 – Roma

h. 21.00   venerdì 1 aprile

Data di uscita:28 aprile 2022

Genere:Drammatico

Anno:2021

Regia:Laurent Cantet

Attori:Rabah Naït Oufella, Bilel Chegrani, Antoine Reinartz, Sofian Khammes, Sarah Henochsberg, Malika Zerrouki, Anne Alvaro, Zineb Triki, Anaël Snoek, Leila Fournier, Maurin Olles, Chouaib Arif, Prune Ventura, Soumaye Bocoum

Paese:Francia

Durata:87 min

Distribuzione:Kitchen Film

Sceneggiatura:Fanny Burdino, Laurent Cantet, Samuel Doux

Fotografia:Pierre Milon

Montaggio:Mathilde Muyard

Musiche:Chloé Thévenin

Produzione:Les Films de Pierre

Condividi sui social

Articoli correlati