ROMA – Andato in scena al Teatro Ghione, lo spettacolo “Minchia Signor Tenente”, è diretto da Nicola Pistoia, scritto nel 2008 da Antonio Grosso e replicato per 370 volte. E’ questo per il momento l’ultimo anno a teatro.
In un piccolo paese dell’entroterra siciliano c’è una caserma dei carabinieri. Due scrivanie e un tricolore italiano stropicciato, appeso alla parete, compongono la scenografia. È il 1992 e in caserma vivono sei carabinieri di diversa provenienza regionale, che si destreggiano tra i furti di galline e le denunce del matto di paese – quotidiane e puntualmente infondate. Nessun crimine, nessun arresto. Il paesino è un mortorio, tanto che uno dei militari dice di voler andare a Palermo, perché lì “sì che c’è movimento”. Il primo atto è un susseguirsi di battute e siparietti tra i protagonisti, ma l’armonia si spezza con l’arrivo in caserma di un nuovo tenente. Da qui inizia un’altra storia. Gli attori sono convincenti sia nei momenti di pura comicità che in quelli più drammatici del secondo atto. Vincitore del premio Cerami come miglior drammaturgia contemporanea, “Minchia signor Tenente” è uno spettacolo che parla di mafia, affrontando il tema con un approccio da commedia all’italiana, ma dedicandogli tutta l’attenzione che merita.
con Antonio Grosso, Natale Russo, Antonello Pascale, Gaspare Di Stefano, Francesco Nannarelli, Francesco Siggillino, Francesco Stella, Martina Zuccarello, Gioele Rotini
regia Nicola Pistoia
Teatro Ghione
via delle fornaci 37 ROMA
Telefono:
06/6372294
Info e prenotazioni
328 0183987