Teatro Parioli, Nancy Brilli e Chiara Noschese convincono in “Manola”: un inno alla sorellanza

Al teatro Parioli in Roma è appena calato il sipario su “Manola”, uno spettacolo esilarante con due protagoniste femminili: Nancy Brilli e Chiara Noschese.

Due interpreti eccezionali, che sul palco riescono a strappare sorrisi, ballare e muoversi incessantemente per un’ora e mezza, senza soste. Dopo Roma, un’ultima tappa a Udine, dopo una lunga tournée per tutto lo Stivale, che ha ottenuto sia il plauso del pubblico che della critica.

In scena, una tragicommedia tratta dall’omonimo bestseller di Margaret Mazzantini, che alla fine degli anni ’90 recitava nella medesima pièce già insieme a Nancy Brilli, ora diretta da Leo Muscato, allora dal marito della scrittrice, Sergio Castellitto. Tuttora in forma smagliante, la showgirl incanta il pubblico con il suo innegabile sex appeal e la sua simpatia innata. La storia si incentra sulla vita di due sorelle gemelle: l’una spumeggiante e irriverente, l’altra fobica e riservata. Due facce della stessa medaglia, che tendono a confondersi nella danza della vita, che inverte i ruoli e le situazioni, in maniera comica, ma anche imprevedibilmente drammatica. Ortensia – un’intensa Chiara Noschese – spettrale e nerovestita; Anemone – un’impareggiabile Nancy Brilli – raggiante e coloratissima; una introversa, l’altra estroversa, una infelice, l’altra gioiosa, il positivo e il negativo: due gemelle che incarnano due opposti archetipi della femminilità. Un pièce esilarante e visionaria: una rappresentazione che indaga la complessità della donna dei nostri tempi. Un’intima confessione che coinvolge un personaggio fuori scena: Manola, una sedicente indovina cui entrambe le sorelle si sarebbero rivolte; in realtà, il riflesso della loro stessa anima, rivelatosi per la prima volta, in un’incessante flusso di coscienza. 

Dietro le quinte, confessa Nancy Brilli: «Mi sento davvero stanca e affaticata, tra analgesici e carenza di sonno dopo una lunga tournée, ma sono davvero felice di essere tornata sul palco». Ribatte, in modo ironico, anche Chiara Noschese: «Ho davvero fatto di tutto sul palco: ho persino sfoggiato il décolleté». Umorismo e tante gag, per uno spettacolo che diverte, ma non lesina critiche sulla condizione della donna. Un finale inatteso e commuovente: un inno all’amore fraterno. 

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